«Nuova governance per rilanciare Asm»

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A tu per tu con la sindaca Paola Garlaschelli: nei primi 100 giorni di mandato attenzione a emergenza Covid, sicurezza, biodigestore e società partecipate

VOGHERA – A tu per tu con Pao-la Garlaschelli. La nuova sindaca di Voghera, classe 1966, commercialista, residente a Rivanazzano, si è insediata, insieme alla sua Giunta, a palazzo Gounela. Adesso è venuto il momento di conoscerla meglio: in questa intervista esclusiva per il nostro settimanale parla del futuro della città, di sicurezza, di Asm e del mondo del commercio. Ma non solo.

Su che cosa si concentrerà il suo impegno nei primi 100 giorni di mandato?

«Questi primi 100 giorni di mandato, di cui una parte già trascorsi, sono e saranno assorbiti da alcuni interventi emergenziali. Purtroppo nel mese di ottobre abbiamo assistito alla risalita della curva dei contagi dovuti al Covid-19; questo ci ha imposto di rivedere l’agenda per dare lo spazio necessario a tale tema e non farci trovare impreparati a gestire un sempre più probabile nuovo lockdown, leggero o non leggero che sia. Ciò significa impegnarci sia sul fronte dell’assistenza ai cittadini in quarantena, sia su quello degli aiuti alle categorie economiche che verranno colpite dalle limitazioni imposte dai DPCM. Gli altri temi che ci vedranno impegnati in questi primi mesi saranno la tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, il biodigestore, la governance delle società partecipate dal Comune e gli indirizzi programmatici».

Sicurezza. Voghera deve tornare ad essere una città a misura di famiglia. Quali saranno i vostri interventi?

«In campagna elettorale dai cittadini è pervenuta una costante richiesta di maggiore sicurezza e di decoro urbano. I primi interventi dell’assessore Massimo Adriatici hanno risposto a queste istanze. Umanamente non posso nascondere che mi spiaccia per le persone che abbiamo dovuto allontanare dal centro storico, ma questo è l’effetto dell’applicazione ferma delle regole che ci siamo subito dati per garantire maggiore sicurezza in città. Una regola si rispetta senza se e senza ma, altrimenti non è efficace. Gli interventi sino ad oggi condotti sono frutto di una concertazione tra gli assessori alla Sicurezza e ai Servizi sociali; ci sono aspetti delle azioni condotte in questi giorni che per privacy non possono essere riferiti. Le narrazioni che si leggono sui social non sempre corrispondono al vero».

Per il rilancio di Asm cosa intende fare?

«Occorre innanzitutto dare ad Asm una nuova governance e consegnare la gestione della società nelle mani di persone competenti, dotate della necessaria conoscenza ed esperienza nei settori in cui l’azienda e le sue partecipate operano. ASM Voghera deve tornare ad essere un veicolo per lo svolgimento dei servizi non più erogati dalle amministrazioni locali e per la fornitura a costi competitivi di prestazioni industriali a soddisfacimento dei fabbisogni della città; deve riuscire a evolvere anche in nuovi ambiti industriali, con una gestione non più statica e a difesa di rendite di posizione, ma dinamica».

Covid: quali misure adotterete in città per contenere la diffusione del virus?

«Ho sentito in questi giorni l’assessore Federico Taverna con delega ai Servizi sociali, l’assessore Aurelio Torriani delegato all’osservatorio Covid, i dirigenti comunali al fine di organizzare le misure da adottare per fare fronte a questa nuova ondata pandemica. Lo sforzo sarà declinato in più interventi: informazione alla popolazione, attivazione del volontariato, organizzazione dei servizi di assistenza a domicilio per persone in quarantena, organizzazione per assicurare la continuità dei servizi essenziali e delle forniture di beni di prima necessità e di medicinali. Verrà inoltre a breve organizzata in città una postazione di drive through difesa per l’esecuzione di tamponi rapidi».

Le attività commerciali sono in sofferenza. Cosa può fare il Comune?

«Sono allo studio, con la collaborazione del dirigente e dell’assessore al Bilancio, misure di interventi a favore delle attività economiche che sono penalizzate dai DPCM. Cercheremo di spostare più risorse possibili a favore delle categorie in sofferenza».

Mattia Tanzi

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