Pro Loco di Pozzolo Formigaro: da 50 anni tiene viva la comunità

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In una serata speciale, che si è svolta nel giardino del castello, sono stati ricordati i presidenti, i volontari, gli amici del sodalizio nato nel 1970 grazie al sindaco Franco Leardi. Tra premi e riconoscimenti, l’amarcord di una associazione che, oggi come in passato, è ossigeno per le relazioni sociali

Pozzolo e la sua storia, la sua vita, la tradizione e il bello della comunità. In questa dimensione va racchiuso il mezzo secolo di impegno e organizzazione di eventi, sagre, incontri della Pro Loco pozzolese.

Nel suggestivo giardino che si apre ai piedi delle torri del castello medievale del paese, in una serata di luglio, sotto la magistrale conduzione di Enzo Baldon, la prima associazione pozzolese ha premiato i suoi presidenti, i volontari, gli amici, idealmente stringendosi in un lungo abbraccio con l’intera comunità. Era il lontano 1970, settembre, il mondo stava cambiando, le tradizioni dovevano essere rinsaldate e testimoniate alle nuove generazioni, che erano in fermento. Con queste parole si presentava il 27 settembre di cinquant’anni fa: «l’attività che tale Associazione si accinge a svolgere è di primaria importanza per il futuro sviluppo del nostro paese e per il miglioramento delle condizioni economiche e sociali della zona in cui viviamo». E tutto questo fu possibile grazie all’impegno di grandi donne e uomini del posto. Persone comuni e diverse, il dottore, il professore, il commerciate e l’impiegato, l’operaio e l’agricoltore.

Tutto nacque per volontà dell’allora Amministrazione, nella persona del sindaco Franco Leardi, dell’assessore allo Sport e tempo libero Giuseppe “Pino” Bottazzi, poi anch’egli sindaco e di un gruppo di cittadini che fortemente ne hanno voluto la nascita per dare al paese un punto di riferimento culturale e ricreativo che permettesse la riscoperta storica, folcloristica del luogo e allo stesso tempo ravvivasse con le proprie manifestazioni Pozzolo.

Nel suo statuto, poi rinnovato nel 1989, la Pro Loco, salutata anche dai responsabili regionali e nazionali dell’Unpli (Unione nazionale Pro Loco d’Italia) nella serata al castello, dagli anni Settanta a oggi non ha mai snaturato le sue finalità e gli obiettivi: aggregare la comunità in momenti conviviali, sportivi, di intrattenimento, arte, storia, per fare sentire meno sole le persone, parte di un tutto, di un borgo.

E non è stato difficile riunire intorno a sé tutti coloro che hanno interesse allo sviluppo della località: enti, commercianti, industriali, agricoltori, artigiani, albergatori, villeggianti abituali, le famiglie storiche pozzolesi, come quelle acquisite nei decenni e diventate parte integrante di una unica e solida comunità locale. Il tutto per suscitare un interesse vivo e concreto di tutti. Contribuire a organizzare ricettivamente la località studiandone il miglioramento estetico, promuovendo l’abbellimento delle piazze, dei giardini e, come raccontano i tanti eventi, impossibili da elencare, per tutelare e mettere in valore le bellezze artistiche, naturali e monumentali del luogo e per farle meglio conoscere e apprezzare. E ancora promuovere e organizzare festeggiamenti, gare, fiere, convegni, spettacoli, per accrescere il benessere della località, attirare i turisti e assicurare loro un soggiorno piacevole e interessante.

Alla presenza delle autorità civili e militari hanno portato il loro saluto il sindaco Domenico Miloscio, l’assessore al Commercio che di competenza tiene i rapporti con la Pro Loco Lucia Ferrando e, naturalmente, ha fatto gli onori di casa l’attuale presidente dell’associazione, il simpaticissimo Giancarlo Goggi. Uno splendido concerto dal titolo “Amarcord, ricordi da cinema!” con i cameristi dell’Orchestra Classica di Alessandria, ha allietato i presenti, rappresentanti di tante generazioni di pozzolesi. E poi le targhe e le premiazioni dei presidenti dei primi cinquant’anni, alcuni dei quali non ci sono più ma famigliari e parenti hanno raccolto il testimone, come Lorenzo Caramagna, figlio dell’indimenticato prof. Pier Giorgio presidente negli anni delle riviste storiche, pubblicate dal 1970 al 1979. Tra i premiati il grande dottor Mario Silvano, medico condotto del paese per cinquant’anni ma soprattutto massimo cultore della storia locale e del vernacolo, autore del monumentale libro sul dialetto del paese. Alla memoria il premio ai presidenti Gamieri e Viola, e a Fabrizio Palenzona, alla pluridecorata e da sempre attiva anche a livello regionale Luciana Viola, Giacomo Martini, storico locale riconosciuto e apprezzato per i suoi studi, Giorgio Palenzona che ha riformato e rimesso in moto l’associazione, Enrico Orlando che ha curato una parte importante nel rilancio culturale della Pro Loco e i giovani Fabrizio “Bito” Fossati e la giovanissima Pamela Aguiari. Insomma, dalle sagre degli agnolotti, alla Festa delle Palme, dalle rivisitazioni storiche delle battaglie napoleoniche alla copiosa produzione di memorialistica storica, prossima a diventare un progetto importante di Public History, fino alle gimkane e alla gara della pastasciutta, alla corsa con i sacchi, Pozzolo Formigaro si conferma, grazie anche e soprattutto alla sua Pro Loco, un paese inclusivo e con la volontà di proseguire lungo i prossimi cento anni, nello spirito di comunità che, oggi come in passato, è ossigeno per le relazioni sociali.

(foto della serata: Dino Ferretti)

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