Il Sinodo va verso la fase “profetica”

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Riunito a Roma il Comitato nazionale delle Chiese in Italia per fissare le tappe dei prossimi mesi

ROMA – Il recente incontro del Comitato Nazionale del Cammino Sinodale, tenutosi a Roma dal 24 al 25 febbraio presso il Carpegna Palace Hotel, ha rappresentato un momento significativo per la Chiesa in Italia. Durante l’assemblea, i vescovi italiani hanno riconfermato la validità del percorso intrapreso con il Sinodo: un cammino che ha coinvolto numerosi fedeli, comunità cristiane e realtà sociali, e che ora si avvia verso una fase ancora più profetica, mirando a maturare proposte condivise. Una delle decisioni cruciali emerse è stata la pianificazione di due Assemblee Sinodali propositive, previste per novembre 2024 e per la primavera 2025. Queste vedranno la partecipazione dei vescovi italiani, dei referenti diocesani del Cammino Sinodale, dei membri del Comitato Nazionale e di eventuali altri invitati. L’obiettivo sarà raccogliere proposte concrete e trasformarle in azioni tangibili. L’Assemblea Generale Straordinaria, inoltre, ha conferito mandato al Consiglio episcopale permanente di elaborare un regolamento che definisca il calendario delle Assemblee Sinodali, la loro composizione, le modalità di lavoro e gli obiettivi da perseguire. Questo passo è cruciale per garantire trasparenza ed efficacia del processo sinodale. Una delle fasi più significative del Cammino Sinodale è stata definita come la “fase sapienziale”. Questo tema sarà al centro dell’Assemblea Generale di maggio. In quell’occasione si discuterà della ricezione della fase sapienziale del Cammino Sinodale e si avvierà il percorso verso la fase profetica. Sarà un’opportunità per elaborare il contributo specifico della Conferenza Episcopale Italiana al Sinodo dei Vescovi. Durante i lavori a Roma è emersa anche la connessione tra il percorso sinodale nazionale e quello universale. La fase sapienziale si integra perfettamente con la domanda posta dal Sinodo dei Vescovi: “Come essere Chiesa sinodale in missione?”. I cinque temi prioritari indicati nelle Linee Guida del 2023, derivati dal biennio della fase narrativa (la missione, il linguaggio e la comunicazione, la formazione alla fede e alla vita, sinodalità e corresponsabilità, il cambiamento delle strutture), sono stati confermati come punti centrali di riflessione. Il Consiglio Permanente ha deciso di non aggiungere nuove tracce o domande, ma di continuare il percorso di discernimento avviato dalle Chiese in Italia. È stato approvato un cronoprogramma che guiderà il percorso fino al 2025, inclusi le due Assemblee Sinodali. Un aspetto cruciale sottolineato riguarda la ricezione delle proposte, che dovrà avvenire in forma sinodale coinvolgendo tutte le Chiese locali. Questo garantirà che il processo sia inclusivo e rappresentativo della vasta gamma di esperienze e punti di vista presenti nella comunità ecclesiale italiana. In conclusione, l’incontro del Comitato Nazionale del Cammino Sinodale ha riconfermato l’impegno della Chiesa in Italia verso una maggiore sinodalità e partecipazione dei fedeli. Con la prospettiva della fase profetica e l’elaborazione di proposte concrete, il Cammino Sinodale si presenta come un momento di speranza e rinnovamento per l’intera comunità ecclesiale italiana.

Mario Merendi

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