I malati annunciano il vangelo cantando l’amore del Signore

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Il 25 aprile nel santuario della Madonna di Caravaggio a Fumo Mons. Marini ha celebrato la “Pasqua dell’Ammalato” con il Centro Volontari della Sofferenza

CORVINO S. QUIRICO – Quest’anno la “Pasqua dell’Ammalato”, che è un appuntamento tradizionale della Diocesi di Tortona, organizzato dal Centro Volontari della Sofferenza (CVS), si è trasformata in un momento di condivisione con le diocesi di Torino, Asti, Ivrea e Pinerolo. Lo scorso 25 aprile, infatti, si è svolto il primo incontro regionale ospitato dalla diocesi tortonese. La giornata è iniziata in mattinata, quando i gruppi di malati e di volontari provenienti dalle diverse realtà ecclesiali piemontesi, si sono dati appuntamento a Villa Lomellini a Montebello della Battaglia per un momento di catechesi sulla vita del fondatore del CVS il beato mons. Luigi Novarese. Era presente anche don Johnny Freire, moderatore generale dei Silenziosi Operai della Croce, la congregazione sacerdotale fondata dal beato. Dopo il pranzo insieme, tutti i partecipanti si sono trasferiti nel santuario della Madonna di Caravaggio a Fumo di Corvino San Quirico, dove ogni anno, come aveva voluto don Valentino Arpesella storico assistente diocesano del CVS, l’associazione si ritrova per un momento di preghiera e di affidamento a Gesù e alla Madonna. Alle ore 16 malati, volontari e fedeli hanno accolto Mons. Guido Marini che ha presieduto l’Eucaristia. Con lui hanno concelebrato il rettore del santuario don Patrizio Dander, il francescano padre Cristoforo Paszkiewicz assistente ecclesiastico del CVS, mons. Gianfranco Maggi vicario foraneo di Casteggio, don John Joseph Xavierraj sacerdote guanelliano di Voghera e don Johnny Freire. Era presente sull’altare anche il diacono Stefano Cagnoni. Don Dander, all’inizio, ha rivolto un saluto affettuoso al vescovo e a tutti i presenti giunti nel santuario mariano e ha sottolineato la speciale ricorrenza che ha visto raccolti ai piedi di Maria tanti rappresentanti del CVS, insieme alla guida dei Silenziosi Operai della Croce. Mons. Marini nell’omelia rivolgendosi ai numerosi fedeli, tra cui anche il sindaco di Corvino San Quirico, Michele Lanati, ha richiamato l’attenzione sulla pagina del vangelo di san Marco nella quale Gesù risorto incontra i discepoli e affida loro la missione di annunciare il vangelo a ogni creatura e ha ricordato come quell’invito è sempre attuale e rivolto a ciascuno oggi come ieri, essendo Lui vivo e risorto. Proclamare il vangelo, infatti, «non è un peso ma un dono che il Signore fa agli uomini», associandoli alla sua opera di salvezza per un mondo nuovo. Il vescovo ha spiegato che il dono di Gesù è sintetizzato nelle parole del Salmo: “Canterò per sempre l’amore del Signore”. Tutto deve diventare un canto vivente nella vita di chi ama il Signore e ha posto l’accento su due parole pronunciate dall’apostolo Paolo: la pace che risplende nel cuore di chi ha incontrato Cristo e l’abbraccio dell’amore fraterno che deve essere il principio ispiratore di tutto. «Noi siamo sempre gli uni con gli altri e gli uni per gli altri – ha detto – e oggi la presenza dei malati e dei volontari è il segno di ciò che significa proclamare il vangelo, cantando l’amore del Signore in quell’abbraccio di amore fraterno che contraddistingue la vita e ne detta e ispira lo stile. Questa è la grazia che chiediamo al Signore: poter davvero accogliere il dono di pronunciare il vangelo cantando l’amore del Signore e facendo risplendere in noi la pace e l’abbraccio dell’amore fraterno». Padre Cristoforo, prima della benedizione, ha ringraziato il vescovo Guido a nome di tutto il CVS per l’affetto e la vicinanza dimostrata sempre all’associazione, don Freire per la sua presenza e per l’impegno accanto ai sofferenti, tutti i gruppi del CVS piemontese e don Dander, rettore del santuario per l’accoglienza. Infine ha ricordato l’esempio e la testimonianza del beato Novarese, invitando a fare tesoro del suo amore per i malati ai quali essere grati per la testimonianza della loro vita. Rosetta Saulo, responsabile diocesana del CVS, ha poi letto la “Preghiera dell’ammalato”. La benedizione solenne, con l’affidamento dei malati alla Madonna, ha concluso la partecipata celebrazione, animata dai canti di tutti i volontari e gli ammalati del CVS.

Daniela Catalano

L’audio dell’omelia del vescovo si può ascoltare sul sito www.radiopnr.it

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