Il Piccolino: un caso editoriale “per grandi”

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Tutti lo cercano, tutti ne parlano: il giornalino della scuola materna “Vittorio Cauvin” di Vignole Borbera sta avendo un grande successo. E i genitori lo leggono insieme ai loro “reporter” di 5 anni

Se la crisi dell’editoria è all’ordine del giorno, in Val Borbera c’è un’eccezione che è già diventata famosa. Da qualche mese è nata una nuova testata giornalistica. Si chiama Il Piccolino, è un mensile e la redazione, che ha la sede a Vignole, è davvero speciale: la scuola dell’infanzia “Vittorio Cauvin”, recentemente passata sotto la gestione dell’O.D.P.F. diocesana, diretta da Cristina Montagnoli.

Si tratta di un progetto editoriale della comunità scolastica che sta riscuotendo molto successo tra le famiglie. Ad avere avuto l’idea è stato il maestro Uccio Scarafia, che fa parte dell’Onlus “L’asilo nel cuore”, docente di tecnologia che vanta un’ottima capacità informatica. Quest’anno ha deciso di proporre ai bambini di 5 anni un progetto sperimentale che potesse coniugare le moderne tecnologie alla tradizione e ha pensato alla realizzazione di un giornalino. Gli alunni sono i veri protagonisti perché ogni settimana si ritrovano insieme per la riunione di redazione e con Uccio e gli altri insegnanti definiscono i contenuti delle diverse rubriche e le soluzioni grafiche.

Anche il nome “Il Piccolino” è stato creato dai redattori in erba che si sono ispirati al giornale esistente Il Piccolo e hanno richiamato il fatto che loro stessi sono piccoli. Sulla prima pagina è stata riportata anche l’immagine di un bimbo creata attraverso l’intelligenza artificiale. «Ogni mese i temi cambiano ma hanno un filo conduttore come la storia del piccolino e quella della buonanotte che tornano puntuali. – spiega il maestro Uccio – Siamo partiti con 8 pagine e ora ad aprile siamo arrivati a 32 ma il nostro obiettivo è 40 pagine. Ci sono varie sezioni nelle quali sono raccontate le attività svolte durante la giornata dell’asilo e i genitori possono scoprire che cosa fanno i figli e per questo motivo si sentono molto coinvolti nel progetto».

«Fin dall’inizio – prosegue – ho voluto che ci fosse una grande attenzione alla qualità delle foto e della stampa perché il giornalino deve essere un prodotto graficamente bello e che rimane come un ricordo da conservare. Io utilizzo software altamente professionali che permettono di sviluppare immediatamente le idee e di lavorare in maniera molto veloce e con ottima qualità. Questo comporta anche una spesa che è sostenuta in parte dalla Onlus. Sono molto soddisfatto del successo ottenuto e proseguirò anche il prossimo anno con questo progetto che è in continuo divenire».

Tantissimi gli argomenti trattati: curiosità naturalistiche, salute, scienza, poesia, giochi e poi tante storie che scaturiscono dalle informazioni fornite proprio dai bambini, giochi da completare, la pagina dei perché, le ricette della cuoca, l’angolo del parroco don Francesco Larocca, la playlist musicale e la poesia. E poi ci sono gli spazi per le varie attività: i laboratori di musica, inglese, psicomotricità e informatica. Serena Calabrese, coordinatrice didattica della scuola dell’infanzia “Cauvin”, ha spiegato che il maestro Scarafia riesce ad avvicinare i bambini alle tecnologie più fruibili per loro e mostrare come si possano creare prodotti capaci di sviluppare la fantasia con grande originalità.

«Il giornalino da leggere con i genitori e da conservare come frutto del lavoro dei bimbi durante il laboratorio – dichiara la maestra Serena – è davvero un risultato importante, perché permette anche un’ottima interazione. Partito con poche pagine, oggi Il Piccolino è cresciuto e tutti i genitori ogni mese ne aspettano l’uscita perché questa diventa anche un’occasione per trascorrere del tempo con i loro figli, sfogliando le pagine e scoprendo che cosa sono stati capaci di realizzare».

Anche i più piccoli sono stati coinvolti nel progetto mentre i bambini di 5 anni decidono insieme gli argomenti e le tematiche da inserire ogni mese e si trasformano in “inviati” recandosi a realizzare interviste a personaggi della zona, come il sindaco o i volontari della Croce Rossa.

«Al mercoledì pomeriggio, il giorno dedicato a Il Piccolino, – aggiunge Serena – sono sempre tutti presenti e vivono questo tempo come un momento di gratificazione, perché sono consapevoli che il loro lavoro è importante e prezioso. Abbiamo iniziato con poche copie e ora queste non bastano mai: il successo è stato travolgente».

Con la bella stagione non mancheranno le occasioni per uscire dalle aule e proseguire nel racconto della vita di Vignole. Il Piccolino diventa così una bella occasione per condividere in modo allegro e creativo importanti contenuti pedagogici, didattici ed educativi.

Non resta che procurarsi l’ultimo numero di aprile che è appena uscito, tuffarsi nella lettura degli articoli e scoprire di che cosa sono capaci i giovanissimi giornalisti valborberini.

Daniela Catalano

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