Il maltempo frena la “Volpedo Frutta”

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In calo la produzione per siccità, grandine e gelate. Per il 2023 si punta alla qualità e alla distribuzione

MONLEALE – Oltre 2 milioni 300.000 euro: è il fatturato con il quale si è chiusa l’annata 2022 della cooperativa Volpedo Frutta di Monleale. Durante la riunione del 17 febbraio i presenti si sono confrontati sulle prospettive della stagione che sta per sopraggiungere alla presenza del Consiglio di Amministrazione e del responsabile commerciale Ugo Bruschi.

«Abbiamo superato difficoltà climatiche come gelate, grandine e siccità – ha affermato il presidente Pietro Cairo – e, con la puntualità che ci contraddistingue da ormai 30 anni, i soci conferenti (90 aziende) sono stati pagati per la stagione passata».

A oggi, preoccupa la siccità persistente: «Gli agricoltori, non possono fare altro che sperare in bene, perché il risultato ottimale della stagione dipende soprattutto dal clima, oltre a un buon andamento per la vendita dei prodotti ortofrutticoli coltivati».

E, a proposito di produzioni, quella delle pesche, nel 2022, è diminuita a causa della grandine (2.300 quintali), mentre è aumentata quella delle albicocche (1.020 quintali) così come quella delle susine (3.000 quintali).

Diminuita notevolmente, sia per la grandine sia per la siccità, anche la produzione delle mele (1.000 quintali) e quella delle fragole (350 quintali), danneggiata nelle ultime settimane di raccolto dalla grandine. «Per quanto riguarda la commercializzazione dei prodotti conferiti – ha aggiunto Cairo – la cooperativa non ha problemi: soprattutto la famosa “Pesca di Volpedo” da tempo è conosciuta e apprezzata in tutta Italia e anche all’estero (Francia e Inghilterra), grazie alle sue eccellenti qualità organolettiche che ne esaltano il profumo e il sapore, diventando un prodotto di vera eccellenza per il nostro territorio». In particolare sono gli agricoltori “fortunati”, quelli che han- no subito pochi danni (gelate nei fondi valle, grandine a fine maggio e siccità), che possono dirsi soddisfatti per il risultato economico di vendita realizzato, in quanto i prezzi sono remunerativi: «Nonostante gli sproporzionati aumenti di tutti i materiali e dei trasporti, siamo riusciti a mantenere le spese di “gestione aziendale” come negli ultimi tre anni (dal 2019 al 2021).

Tenendo conto che l’unico anno positivo di questi è stato il 2019 (piena produzione), si può essere soddisfatti del risultato ottenuto».

Alessandra Dellacà

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