Castelnuovo Scrivia rende omaggio al professor Elio Guido Rondanelli

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È morto a 96 anni l’infettivologo del Policlinico di Pavia conosciuto in tutta Italia

CASTELNUOVO SCRIVIA – La città di Pavia lo aveva adottato, ma Castelnuovo e la sua gente sono rimasti per tutta la vita nel suo cuore: Elio Guido Rondanelli, nome illustre della ricerca scientifica nelle malattie infettive, è mancato lo scorso 24 febbraio all’età di 96 anni e ha chiesto di essere sepolto nella cappella di famiglia del cimitero castelnovese, dove tornava ogni anno per la festa di Ognissanti e dove riposano i nonni e i genitori, Maria e Giuseppe. «Mio marito era una persona molto schiva – racconta la moglie Enrica – che ha dedicato la sua esistenza alla sua professione e alla famiglia.

Ha fondato lui la Scuola infettivologica a Pavia e ora la direzione del Policlinico “San Matteo” dedicherà alla sua memoria l’intero reparto di Malattie Infettive che, proprio grazie al suo tenace impegno, sfociò nella costruzione di ben due nuovi padiglioni».

In quegli spazi, dove il primario Rondanelli ha formato generazioni di medici, la parola d’ordine era “spirito di gruppo”: la clinica accademica che questo luminare dal curriculum immenso aveva creato all’interno del “San Matteo” di Pavia è una grande eredità per il mondo della ricerca medica. «Mio papà si era appassionato da ragazzino – racconta la figlia Mariangela, medico endocrinologo – sfogliando un libro di medicina. Sapeva che la strada a lui destinata l’avrebbe portato lontano dal suo paese, per il quale fece tanto: la porta del suo studio era sempre aperta, a maggior ragione quando si trattava di aiutare un suo concittadino. Suo fratello Renato, portato come lui per le materie scientifiche, è stato direttore della farmacia del Policlinico di Pavia». Difficile riassumere la carriera di Rondanelli, che nel 1972 fu tra i tecnici che curarono il colera a Napoli e che proprio al “San Matteo” studiò a lungo l’Aids (molto famoso il suo Atlante sull’Aids). L’illustre infettivologo fu direttore dell’Istituto di Clinica delle Malattie Infettive, della scuola di Specializzazione in Malattie Infettive dell’Università di Pavia dal 1965 al 1994 e direttore scientifico del Policlinico “San Matteo” di Pavia dal 1983 al 1993. Quando a 70 anni andò in pensione, fu nominato direttore scientifico della Fondazione e Gruppo Policlinico di Monza: ha svolto la sua professione fino a pochi giorni prima di morire. «Un uomo dalle straordinarie doti scientifiche e umane, orgoglioso di essere castelnovese – ricorda Gianni Tagliani, sindaco di Castelnuovo – a cui l’intera comunità sarà sempre grata». Un altro castelnovese, Guido Chichino, direttore del reparto di Malattie Infettive dell’ospedale di Alessandria, ha un ricordo vivido del collega: «Frequentavo i primi anni di università e volevo iniziare un internato di anatomia, dove però non sono riuscito a entrare. Ho allora portato il mio libretto di studi al professor Rondanelli, che, entusiasta fossi di Castelnuovo, mi ha letteralmente obbligato a seguirlo: è stato lui il mio professore di laurea e la mia tesi è stata la seconda sull’Aids dell’Università di Pavia. Ho poi vinto il concorso e sono rimasto con lui in reparto al Policlinico dal 1992 al 2010. Questo grande maestro mi ha voluto con sé e ha segnato il corso della mia vita professionale».

Rondanelli lascia anche i nipoti Gianlorenzo e Gianguido e la cugina Rosanna.

Alessandra Dellacà

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