Siccità, adesso si contano i danni

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In provincia di Pavia spese per oltre 172 milioni di euro

PAVIA – Oltre 172 milioni di euro di danni, con più di 2300 aziende agricole devastate dalla peggiore siccità degli ultimi 200 anni. È quanto emerge dall’analisi di Coldiretti Pavia diffusa in occasione del convegno “La Grande Sete” che si è svolto nei giorni scorsi alla Sala dell’Annunciata. «Si tratta di un bilancio destinato a crescere ancora, perché non considera i danni da mancati raccolti dovuti alle seconde semine non effettuate né i danni indiretti sulle produzioni zootecniche. – sottolinea Stefano Greppi, presidente di Coldiretti Pavia – Alla luce di questo, si capisce come l’impatto della siccità sul settore agricolo sia pesante, e ancora più grave se si aggiungono anche i maggiori costi di produzione che le nostre imprese hanno dovuto sostenere per cercare di far arrivare ai campi quel poco di risorsa idrica disponibile».

I numeri diffusi da Coldiretti Pavia durante il convegno a cui hanno partecipato oltre 200 agricoltori arrivati da tutto il territorio pavese, mostrano quanto la situazione sia grave. «Non c’è coltura – spiega Coldiretti Pavia – che non sia stata colpita dalla crisi idrica di questa estate, con percentuali di danno che vanno dal 40% dei cereali autunno-vernini fino al 60% delle foraggere, passando dal 50% del riso al quasi 60% del mais, senza dimenticare il 50% della soia a oltre il 55% della frutta e il 45% dell’uva. Questi numeri illustrano soltanto la situazione generale ma non possono entrare nel dettaglio: i danni, in alcune realtà aziendali e in alcune zone della nostra provincia, sono molto superiori a queste medie, con percentuali che superano anche l’80%». Al convegno era presente anche il meteorologo Mario Giuliacci.

m.t.

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