Peste suina: si farà la maxi recinzione nell’Alessandrino

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Il 9 aprile a Cantalupo la riunione per discutere sulla situazione nelle valli

CANTALUPO LIGURE – Mentre nella vicina Liguria riaprono i sentieri, in Piemonte si aspetta ancora il via libera. Nella regione dovrebbero essere avviati i lavori per realizzare la maxi recinzione per contenere le criticità legate all’emergenza della peste suina africana. La scorsa settimana, il presidente Alberto Cirio ha fatto tappa ad Acqui Terme dove è stato programmato un tavolo per affrontare il problema.

«Abbiamo sollecitato lo stanziamento di risorse economiche da Roma ma nel frattempo abbiamo messo a disposizione quasi 2 milioni di euro. – ha commentato – Non possiamo lasciare soli gli allevatori di suini». Dopo la recente conversione del decreto alla Camera dei Deputati, sono state individuate risorse pari a 10 milioni che il commissario straordinario può utilizzare per la recinzione richiesta dagli esperti euro- pei. È stato, inoltre, approvato un ordine del giorno, che vede come primo firmatario il capogruppo di Liberi e Uguali, Federico Fornaro, che «impegna il Governo a prevedere, nel prossimo provvedimento utile, misure di sostegno per le attività che hanno subito danni economici per le chiusure e/o limitazioni derivanti dall’ordinanza ministeriale, in particolare per il comparto del turismo e dell’outdoor per cui per ora non è stato previsto alcun ristoro». Come evidenziato dallo stesso Fornaro, «se la diffusione della peste suina superasse i confini attuali della zona rossa ci troveremmo a mettere a rischio l’intera filiera suinicola italiana, che ha un valore di quasi 2 miliardi di euro, con possibili rischi di blocco delle esportazioni verso altri paesi». I lavori per la recinzione, guardata con scetticismo da diversi amministratori locali, dovrebbero partire a breve e dopo l’isolamento delle zone più critiche, si prevedono le prime riaperture dei sentieri. Intanto sabato scorso a Cantalupo Ligure si è svolta una riunione al palazzetto dello Sport, organizzata dal Comune insieme a quello di Voltaggio sul problema della peste suina. Erano presenti cacciatori, associazioni di sport outdoor, albergatori e ristoratori, allevatori, agricoltori e amministratori locali.

Enrico Bussalino, presidente della Provincia e sindaco di Borghetto, ha sottolineato la poca fiducia nella recinzione e la necessità di dare una risposta a quanti sul territorio chiedono di poter ripartire, dopo due anni di pandemia. Tra questi anche i tartufai e gli allevatori che devono portare le mandrie nei pascoli.

Luca Lovelli

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