Il mandato agli educatori nel ricordo di Giacomo Jon

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Nel pomeriggio di sabato 3 giugno l’appuntamento della Pastorale Giovanile nella chiesa di Casalnoceto e non alla Fogliata, a causa del maltempo

CASALNOCETO – Nel pomeriggio di sabato 3 giugno si è svolta la camminata in ricordo di Giacomo Jon, che ha preso il via dal Campo Giovani di Voghera per giungere – purtroppo solo sulla carta – fino al Santuario della Madonna della Fogliata di Casalnoceto. Quest’anno, infatti, a causa del maltempo la meta finale è stata la chiesa parrocchiale del paese.

Dal 2020 la Pastorale Giovanile coglie l’occasione per abbinare il ricordo di Giacomo al mandato dell’animatore per i Grest diocesani. Ecco, dunque, che questa è diventata un’ottima occasione di aggregazione per i moltissimi giovani animatori ed educatori degli oratori, per incontrarsi nel ricordo di un amico e affidare a Maria le azioni dell’estate.

Sono già passati tre anni, lo scorso 28 maggio, dalla scomparsa di Giacomo e per questo ricordare o far conoscere la figura di questo ragazzo è doveroso.

Giacomo, per gli amici Jonny, era un ragazzone di 24 anni dal cuore d’oro, che per tanto tempo si è dedicato alla comunità di Voghera mediante il meticoloso servizio all’altare durante le celebrazioni e ricoprendo il ruolo di animatore prima e di educatore poi presso l’oratorio “San Giovanni Bosco”.

Agli occhi di tutti era un gigante buono, un amico pronto a sostenerti e che non ti negava mai un aiuto. Certo, come tutti, aveva il suo carattere e i suoi difetti, ma per anni è stato un riferimento per molti giovani, nonché una spalla fidata di don Enrico Bernuzzi.

Perché ricordarlo? Perché nel corso della prima ondata di Covid del 2020, dopo aver lottato per circa tre mesi tra i letti della terapia intensiva, si è spento prematuramente, proprio come il caro don Enrico Bernuzzi. Dai familiari e dagli amici più intimi è nata l’idea di ricordarlo facendo annualmente un breve pellegrinaggio verso uno dei posti che lui amava di più e in cui gradiva tanto ritirarsi per la preghiera e la riflessione personale, ovvero il Santuario della Madonna della Fogliata. Negli ultimi due anni questa iniziativa ha visto una partecipazione sempre più importante di giovani e famiglie, oltre che dei più stretti conoscenti, e per tale ragione si è deciso di unirvi la consegna del mandato dell’animatore, organizzata dall’equipe di Pastorale Giovanile.

I giovani, che si prenderanno cura dei più piccoli durante le settimane dei mesi di giugno e luglio, hanno ricevuto il mandato ufficiale a operare presso i Grest della diocesi e i centri estivi sono stati affidati alla guida attenta e premurosa della Vergine Maria che dall’alto veglia sul cammino con l’amore di una madre. Quest’anno vi è stata la partecipazione di oltre 150 persone provenienti da Voghera, Stradella, Broni, Viguzzolo, Casteggio ed altre realtà. È davvero un bel segno che la memoria di Giacomo resti sempre viva in ciascuno, vogheresi e non, e vivere, grazie a lui, momenti di condivisione e gioia.

Anche il vescovo, assente perché a Roma, ha voluto far sentire la sua vicinanza e il suo affetto a tutti i giovani con un audio messaggio che è stato fatto ascoltare da don Cristiano Orezzi, responsabile della Pastorale Giovanile.

Gianluca Panebianco

Il saluto del vescovo

Desidero dirvi grazie per aver risposto a una chiamata, grazie per la generosità con la quale vi predisponete a compiere un servizio importante negli oratori della nostra Diocesi, a contatto con tanti altri bambini, ragazzi e giovani. Grazie, grazie, grazie davvero di cuore.

Voglio, poi, dirvi una parola di contenuto per questo tempo che trascorrerete nei nostri oratori. Al riguardo mi piace ricordare un episodio raccontato da un grandissimo poeta, Rainer Maria Rilke.

Il poeta, in questo racconto autobiografico, parla di sé e dice che per un certo periodo, uscendo dalla sua casa, lungo la strada incontrava una donna povera con lo sguardo rivolto a terra e la mano protesa a chiedere qualcosa ai passanti. E lui, tutte le mattine, andando dalla sua casa all’università incontrava sempre questa donna, ma andava sempre oltre. E questo accadde per tanti giorni, fino a che un giorno avendo una rosa tra le mani, ebbe l’ispirazione di porgere in quelle mani aperte la rosa. La donna alzò gli occhi verso di lui e lo guardò con meraviglia, con lo sguardo pieno di lacrime per la gioia e l’emozione.

I giorni successivi passando per la via, vicino al posto dove la donna stava, non la trovò più, se non dopo tanto, tanto tempo. E, quando la ritrovò, lei gli confidò che, certo, aveva bisogno di aiuto materiale, ma in realtà aveva bisogno di un gesto di amore, che le facesse capire di essere importante e amata. Il gesto del poeta era stato proprio il segno di questo amore e l’aveva fatta sentire amata e importante.

La sua vita era cambiata. Ho raccontato questo episodio perché avendo a che fare con bambini, ragazzi e giovani, avete questo grande compito che poi, in realtà, è un dono che vi è dato: di far toccare con mano che sono amati. Abbiate, dunque, cura di farli sentire importanti, di far capire loro che gli volete bene, che sono amati, anche quando, forse dovrete riprenderli. Ma che tutto sia con amore, che tutto venga dal cuore. In questo modo il vostro servizio sarà davvero bello, fruttuoso, importantissimo per la vita di questi ragazzi.

E, ricordate, che in questo modo voi sarete anche il segno dell’amore che il Signore Gesù ha per loro. Questa è la cosa più importante e anche più avvincente. Pensateci bene. Avete questa possibilità, vi è fatto questo dono. Quello di poter essere segno per loro dell’amore che Gesù ha per loro. Io prego perché questo possa verificarsi in tutti gli oratori, per tutti i bambini, i ragazzi e i giovani, anche grazie al vostro impegno e al vostro servizio in questo tempo estivo.

Siete alla Fogliata e quindi non si può non ricordare don Orione vi invito a ripetere tutti insieme come lui invitava a fare: “Ave Maria e avanti!” E sarebbe bello se ogni mattina, e anche durante la giornata, ripeteste da soli, insieme, in gruppo: “Ave Maria, avanti”, chiedendo alla Madonna che andando avanti faccia sperimentare a tutti la bellezza straordinaria dell’amore di Gesù.

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