Il “dies natalis” di San Luigi Orione

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Domenica Mons. Marini ha guidato il ritiro spirituale di Quaresima per i religiosi e le religiose della diocesi. Al termine la S. Messa al santuario della Guardia

TORTONA – Domenica 12 mar- zo, nella basilica santuario della Madonna della Guardia, è stato celebrato il “Dies natalis” di san Luigi Orione, morto a Sanremo il 12 marzo 1940. A presiedere la solenne celebrazione eucaristica alle ore 17 è stato il vescovo Mons. Guido Marini. Insieme al rettore, don Renzo Vanoi, hanno concelebrato il vicario episcopale per la vita consacrata don Maurizio Ceriani, il parroco della cattedrale don Claudio Baldi, i sacerdoti orionini don Loris Giacomelli e don Patrizio Dander. C’erano anche i religiosi e le religiose della diocesi che in questa giornata, presso la Casa Madre delle suore orionine, avevano partecipato al ritiro spirituale guidato dal vescovo. Presenti le autorità civili e militari della città, tra cui il vicesindaco Fabio Morreale, e numerosi fedeli.

Ad animare la Messa la corale del Santuario diretta da Enrico Vercesi. Nell’omelia il vescovo ha indicato tre impegni concreti da vi- vere. Il primo è quello di avere Gesù come tutto nella vita, evidenziato sottolineando due aspetti simili di Don Orione e della Samaritana del passo evangelico domenicale. «Sulla bocca di Don Orione – ha detto – ha risuonato fino alla fine la parola Gesù e anche la Samaritana recandosi al pozzo trova la sua vita trasformata incontrando Gesù».

Il secondo impegno è quello di mettere nel cuore e al centro Colui che del cuore è tutto e ha posto alcuni interrogativi per concretizzare questo aspetto.

Il terzo è quello di farsi tutto per Lui e in Lui e si realizza solo se si ha in mente il fine di vivere bene la Quaresima non solo con azioni di carità e mortificazioni ma cercando i pozzi dove incontrare Ge-sù: «L’Eucaristia nella quale ascoltiamo la sua Parola e spezziamo il Pane, nel sacramento della riconciliazione, nella preghiera e nell’incontro con i nostri fratelli».

Nel giorno in cui si è fatta memoria di don Orione, nel santuario da lui voluto, a tutti è stato rivolto l’invito a fare proprie le parole che egli pronunciò alcune ore prima di consegnare lo spirito al Padre e che il rettore don Vanoi ha ricordato al termine della celebrazione: «Crescete nell’amore della Madonna e spargetelo dappertutto!».

Fabio Mogni

L’audio dell’omelia del vescovo si può ascoltare sulla pagina Facebook “Mons. Guido Marini” e su madonnadellaguardiatortona.it

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