Esce oggi Dilexit nos la quarta enciclica papale

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Oggi, giovedì 24 ottobre, giorno di uscita del giornale, nella Sala Stampa Vaticana, Monsignor Bruno Forte, teologo e arcivescovo di Chieti-Vasto, e sorella Antonella Fraccaro, responsabile generale delle Discepole del Vangelo, presentano Dilexit nos, la nuova enciclica di Papa Francesco. Il Pontefice aveva annunciato nell’udienza generale in piazza San Pietro del 5 giugno (mese dedicato al Sacro Cuore di Gesù) l’uscita del documento che avviene nell’anno delle celebrazioni per il 350° anniversario della prima manifestazione del Sacro Cuore di Gesù nel 1673 a santa Margherita Maria Alacoque. È la quarta enciclica del pontificato di Jorge Mario Bergoglio, pubblicata in uno dei momenti più drammatici per il genere umano, in “un mondo che sembra aver perso il cuore” e nella quale il Papa chiede di cambiare sguardo, prospettiva, obiettivi e recuperare ciò che è più importante e necessario: il cuore. “Lettera enciclica sull’amore umano e divino del Cuore di Gesù Cristo” è il sottotitolo del documento che il Pontefice desidera possa far meditare sugli aspetti “dell’amore del Signore che possano illuminare il cammino del rinnovamento ecclesiale; ma anche che dicano qualcosa di significativo a un mondo che sembra aver perso il cuore”. Sempre il Papa a giugno scorso spiegava che il documento raccoglierà “le preziose riflessioni di testi magisteriali precedenti e di una lunga storia che risale alle Sacre Scritture, per riproporre oggi, a tutta la Chiesa, questo culto carico di bellezza spirituale”. Tre secoli e mezzo fa, il 27 dicembre, Gesù apparve alla giovane suora visitandina francese di soli 26 anni per affidarle la missione decisiva di diffondere nel mondo l’amore di Gesù per gli uomini, specialmente i peccatori. Le apparizioni nel convento di Parayle-Monial, in Borgogna, continuarono per 17 anni con il Cuore di Gesù che si manifestava su un trono di fiamme circondato da una corona di spine, simbolo delle ferite inferte dai peccati degli uomini. Cristo chiese a suor Margherita che il venerdì dopo il Corpus Domini – 8 giorni dopo – fosse dedicato al Sacro Cuore di Gesù. La festa nacque alle porte dell’Illuminismo. Come ha scritto su La Civiltà Cattolica, padre Enrico Cattaneo, professore emerito di Patristica, “la spiritualità del Cuore di Cristo è stata un argine contro la diffusa mentalità razionalistica, che alimentava la cultura atea e anticlericale”. Un acceso dibattito, anche all’interno della Chiesa stessa, sorse intorno a tale devozione fino a quando, nel 1856, Pio IX decise che la festa del Sacro Cuore di Gesù fosse estesa a tutta la Chiesa. Nel XIX secolo il culto si diffuse dunque a macchia d’olio. È del 1956, poi, la Haurietis acquas di Pio XII, scritta in un momento in cui la devozione al Cuore di Gesù viveva una crisi. L’enciclica di Papa Pacelli voleva ravvivare il culto e invitare la Chiesa a meglio comprenderne e attuarne le varie forme di devozione, di “massima utilità” per le necessità della Chiesa ma anche “vessillo di salvezza” per il mondo moderno. Benedetto XVI, in una lettera per il 50° anniversario della Haurietis aquas, sotSante Messe e confessioni tolineava che “questo mistero dell’amore di Dio per noi non costituisce soltanto il contenuto del culto e della devozione al Cuore di Gesù: esso è, allo stesso modo, il contenuto di ogni vera spiritualità e devozione cristiana”. Papa Francesco ha sempre mostrato un profondo legame con il Sacro Cuore, correlandolo alla missione stessa dei sacerdoti. Nel 2016 la chiusura del Giubileo dei Sacerdoti avvenne proprio nella Solennità del Cuore di Gesù e nell’omelia della Messa il Pontefice chiese ai preti del mondo venuti a Roma di orientare il loro cuore verso la pecorella smarrita, spostando l’epicentro del cuore fuori da sé stessi, perché “il cuore di Cristo è il centro della misericordia”. Dilexit nos è la quarta enciclica di Francesco dopo Lumen fidei (29 giugno 2013), scritta a “quattro mani” con Benedetto XVI; Laudato si’ (24 maggio 2015) sulla necessità della cura del Creato; Fratelli tutti (3 ottobre 2020), summa di appelli e messaggi sull’urgenza della fraternità e dall’amicizia sociale in un mondo frammentato e diviso.

(Foto: Vatican News)

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