Moderno restyling per il sito del Museo dei Campionissimi

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Versione completamente rinnovata e arricchita di molte immagini e informazioni

NOVI LIGURE – Il Museo dei Campionissimi è dedicato al ciclismo e in particolare ai ciclisti Fausto Coppi e Costante Girardengo, che hanno vissuto gran parte della loro vita a Novi Ligure.

Allestito all’interno di un capannone industriale di inizio Novecento vicino al centro cittadino, è già presente sul social network Facebook con una pagina che conta oltre 5.000 follower.

Da qualche giorno è online anche un nuovo sito web (museodeicampionissimi.it) che è stato progettato da un gruppo di lavoro formato esclusivamente da personale comunale appartenente all’ufficio informatico, del turismo e grafico.

È stato realizzato nei mesi di lockdown e testato in queste ultime settimane; presenta un layout, completamente rinnovato anche se in modo molto schematico e tradizionale, così concepito per fornire una navigazione completa e allo stesso tempo semplice, per essere utilizzata da tutti. Nella fotogallery ci sono tutte le immagini delle biciclette esposte, di ogni epoca, comprese quelle appartenute ai due campioni, come visionare appassionanti filmati sulla storia del ciclismo ed eventuali dirette video in programmazione. Si possono consultare le ultime notizie, di avere informazioni sulle mostre in corso e sulle manifestazioni in programma. Si possono ammirare le testimonianze della storia cittadina con opere pittoriche del ’600 e ’700 dal titolo “Tesori sacri dalla collezione civica”, oppure, la cassa professionale della Trinità, un manufatto artistico in cartapesta del 1709.

È possibile, inoltre, prenotare direttamente le visite guidate e la sa-la conferenze per organizzare convegni ed eventi culturali, quando la pandemia lo permetterà.

Il Museo dei Campionissimi, viste le limitazioni in corso, dovute alle norme anti Covid, apre per tre pomeriggi alla settimana: martedì, mercoledì e giovedì dalle ore 15 alle 18 (tel. 0143 772266) e come tutti i musei piemontesi, la prima settimana, l’ingresso è stato gratuito per tutti.

Vittorio Daghino

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