In aumento coloro che abbracciano la fede cattolica

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Nella notte di Pasqua 6 catecumeni hanno ricevuto i sacramenti dal vescovo in cattedrale a Tortona

Nella “laicissima” Francia sono in aumento coloro che nella notte di Pasqua hanno ricevuto i sacramenti dell’iniziazione cristiana. In totale quest’anno sono state battezzate più di 12.000 persone. Sono 7.135 gli adulti, di cui 1 terzo ha tra i 18 e i 25 anni, e più di 5.000 gli adolescenti. A renderlo noto è stata la Conferenza episcopale francese: interessante il fatto che a crescere è il numero di catecumeni adulti che dichiarano di provenire da “famiglie senza religione”.

Secondo il vescovo di Arras, Mons Oliver Leborgne, di fronte a una società che sembra sempre più materialista e promuove una forma di individualismo consumistico, essere cristiani e “cattolici” (cioè universali), «significa sperimentare che il bene, cioè la cura, l’attenzione e più in generale l’amore, vale più dei beni, cioè il possesso, la ricchezza, il potere o la gloria».

Anche nella Diocesi di Tortona i catecumeni sono raddoppiati rispetto al 2023. In 6 durante la Veglia del Sabato Santo, in cattedrale, hanno ricevuto i sacramenti dalle mani del vescovo Mons. Guido Marini. Ester Kaur di Montù Beccaria, Eleonora Alfano di Broni, Diego La Raia di Serravalle Scrivia, Katroshi Giovanni Bashkim di Novi Ligure, Doris Enadiake e Lucky Onigie di Tortona sono coloro che hanno abbracciato la fede cattolica e che la comunità dei credenti ha accolto con un caloroso “benvenuto”. A loro abbiamo chiesto quali sono i sentimenti che hanno provato sabato scorso e le motivazioni che hanno guidato la loro scelta.

Eleonora, che ha 30 anni, è nata a Nola e risiede a Broni, ha raccontato di aver iniziato il percorso un anno fa nella sua parrocchia con l’allora parroco mons. Mario Bonati, in vista del matrimonio a giugno a Napoli. «Io e il mio fidanzato Stefano vogliamo che le nostre nozze siano autenticamente “cristiane”, – ha detto – non solo perché è tradizione, ma per vivere davvero da cristiani, nel mondo». Eleonora ha aggiunto che durante la preparazione ha potuto conoscere meglio Gesù Cristo, leggendo i Vangeli e approfondendo, insieme alla catechista Milena Sacchi, il suo insegnamento. «Il libro dei Vangeli è stato il primo “dono” che ho ricevuto dalla parrocchia ed è stato particolarmente emozionante il momento della “presentazione” ai fedeli bronesi, avvenuta durante la celebrazione della Messa domenicale. Mi sono subito sentita accolta dal nuovo parroco don Gian Paolo Civillini e da tutta la comunità». Eleonora ha concluso: «Sto vivendo questi giorni pasquali con una ricchezza che porterò nel cuore sempre e ringrazio tanto il vescovo che è stato affettuoso e paterno con noi e ci ha aiutato a vivere bene questo momento».

Anche Diego, un trentenne serravallese, ha spiegato di aver deciso di compiere il percorso delcatecumenato perché ad agosto si sposerà in chiesa e si è reso conto che senza i sacramenti il suo matrimonio sarebbe stato incompleto. Diego è stato accompagnato dal parroco don Francesco Larocca e nella notte di Pasqua si è sentito molto coinvolto dalla celebrazione: «Sono felice di poter far parte della comunità cristiana e di poter creare in essa una nuova famiglia».

Ester, una giovane diciannovenne indiana che abita a Montù Beccaria, seguita nel percorso da don Luciano Chiesa, ha dichiarato che desiderava diventare cristiana fin da quando era bambina. «Ho scelto di abbracciare questa religione perché mi ha sempre accompagnata nella mia vita e sono sempre stata attratta da Gesù Cristo. Andando in chiesa la domenica non mi sentivo del tutto integrata e capivo che c’era qualcosa che mi mancava. Ora sono molto felice di essere cristiana».

Anche Katroshi Giovanni, albanese di Novi Ligure, accompagnato da don Massimo Bianchi, ha sottolineato che dopo aver ricevuto i sacramenti dell’iniziazione si sente veramente accolto nella comunità cattolica che già frequentava, andando a Messa e partecipando al Cursillo. «Adesso mi sento davvero completo ed è come aver trovato ciò che mi mancava. Sono sereno e in pace e sono felice di essere membro della grande famiglia di fratelli in Cristo».

Doris e Lucky sono una coppia nigeriana che, dopo aver fatto battezzare il loro bambino lo scorso anno, hanno deciso di aderire alla fede cristiana. Pur parlando poco la lingua italiana, alla loro catechista e madrina Isabella Martini, hanno raccontato di aver provato una grande emozione e di essere convinti della loro decisione, perché hanno sperimentato l’affetto e l’accoglienza della comunità pastorale “S. Marziano” di Tortona di cui fanno parte.

Il vescovo, nell’impartire i sacramenti, ha espresso affetto e riconoscenza ai 6 catecumeni che sono un segno di speranza per il futuro della Chiesa di Tortona e che, abbracciando la fede cattolica, testimoniano la grandezza di Cristo, venuto nel mondo non per condannarlo, ma per salvarlo: «Il Signore vuole che nessuno di noi vada perduto».

Daniela Catalano

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