Il nuovo romanzo della Crescenti e “il giallo” ringrazia

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La morte ti cambia la vita: una storia avvincente tra Venezia e Camogli, con protagonista Riccio, l’ispettore Giulio Manero

Marina Crescenti “ci ha fatto dono” di un suo nuovo lavoro. La tinta è sempre la stessa, quella che ci piace: il giallo con una punta di noir. La morte ti cambia la vita è il titolo dell’ultimo libro dell’autrice nata a Benevento, ma da diversi anni pavese d’adozione.

È edito per i tipi di “Laurana Editore” (pagine 264, 17 Euro).

Siamo nel 1979. L’ispettore Giulio Manero, alias Riccio, a motivo della sua chioma folta e riccioluta, è un uomo grintoso e diretto, intollerante ai modi sbrigativi dei suoi due colleghi, Bruno e Tommy, che non a caso chiama Mazinga e Candy Candy, e con i quali si trova, suo malgrado, a fare squadra. In parallelo a questa sua seconda indagine, ambientata tra la stupefacente Venezia e la splendida Camogli, Riccio vive un grande dolore: il suo più caro amico è tra la vita e la morte. La tensione è alle stelle, si concede così un periodo di ferie in Liguria dove conosce la giovane e bella Anita. I due, in una calda notte di aprile, si intrattengono a parlare a bordo di una piccola barca a remi, sul mare del placido e luccicante golfo. La mattina seguente, il cadavere di una donna giace su una manciata di rocce in fondo a un dirupo. Quel che rimane di un corpo martoriato, quasi irriconoscibile, non dà però dubbi sulla sua identità: è quello di Anita. Tutto lascia pensare a un suicidio. Da quel momento, però, si verifica una serie di omicidi che all’occhio sveglio di Riccio pare subito provenire dalla stessa mano. Le vittime sono uomini di mezza età che sembrano avere un solo punto in comune: Sophie Marcelle, la madre di Anita. Le indagini si alternano tra conclusioni che appaiono ormai vicine e buchi nell’acqua. Fino alla soluzione di un enigma che nasconde, oculatamente interrate, le radici del male di un crudele passato che, una volta dissotterrato, non mostrerà pietà per niente e nessuno.

Lo stile è quello al quale la Crescenti ci ha abituati: avvincente e appassionante da lettura tutta d’un fiato.

Marina Crescenti è laureata in Economia e Commercio. Ha esordito nel 2007 nel mondo del noir con 4 Demoni per il Commissario Narducci (Fratelli Frilli Editori). Tra i suoi romanzi e i racconti ricordiamo: Falsa memoria (SuperGiallo Mondadori, 2010), Le lacrime del branco (A.Car Edizioni, 2012, con cui ha vinto il Premio Microeditoria nel 2013), Al sangue non si comanda (Novecento Editore, 2016), Cosa le tiene sveglie (Novecento Editore, 2017).

Appassionata di tennis, è stata istruttrice e ha giocato in nazionale e in serie A. Ama il cinema, in particolare, il genere poliziesco e i gialli italiani degli anni ’70.

m.r.

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