Crescere tutti insieme

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Di Carlo Zeme

Axel, Federico, Paolo, Ginevra ed Elisa. Questi sono alcuni nomi delle piccole vite che per un motivo o per l’altro hanno fatto qualche passo insieme a noi in questi otto mesi da genitori. Axel, per esempio, è nato il giorno dopo nostra figlia, abbiamo condiviso con lui la stanza di ospedale e sua nonna durante gli orari di visita ci ha raccontato per filo e per segno tutto il suo albero genealogico. Federico lo abbiamo incontrato recentemente, è quasi il doppio di Margherita perché è suo coscritto ma è nato otto mesi prima, è biondo con gli occhi azzurri e si regge già in piedi da solo; segni particolari: ci ha rubato tutti i giochi durante un pic-nic al parco ma da buon ladro gentiluomo ha restituito il maltolto pochi secondi dopo con tanto di sorrisone di Margherita. Paolo l’abbiamo visto solo in movimento, lui è stato il nostro primo amico da altalena. Questo sport estremo da poco è entrato tra gli hobby preferiti di Margherita e, una spinta dopo l’altra, noi padri ci ritroviamo a chiacchierare. A fine anno arriverà il fratellino di Paolo e suo papà mi ha già anticipato che è molto preoccupato per le notti insonni. Ginevra ha 3 anni, l’abbiamo conosciuta in pizzeria e dopo un primo sguardo timido si è di fatto seduta al tavolo con noi con la scusa di tenere compagnia a Margherita; arrivati al caffè, i suoi genitori ci hanno giurato che quella fosse la prima volta che parlava così tanto con degli sconosciuti. Elisa invece la conosciamo meglio degli altri perché con lei il rapporto è quotidiano. Quasi tutti i giorni i destini e i passeggini delle nostre piccole ragazze s’incrociano a metà della passeggiata. Tra genitori ci si fa forza, si parla, ci si consiglia su quanto sale mettere nelle pappe e insieme non ci rendiamo conto dei centimetri che stanno scalando in altezza le creature. Ormai abbiamo capito che da quando c’è Margherita non possiamo più passare inosservati e qualunque situazione diventa occasione per socializzare, volenti o nolenti. Ma di una cosa sono certo: vedere queste vite che crescono insieme dona speranza per il futuro.

carlo.zeme@gmail.com

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