Carabinieri: «Segnalate le situazioni sospette»

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TORTONA – Le segnalazioni dei cittadini sono spesso decisive nel favorire le indagini contro la criminalità permettendo alle forze dell’ordine, se inviate tempestivamente, di intervenire nell’imminenza dell’esecuzione di reati e individuarne i responsabili. Lo raccomandano spesso i Carabinieri, che sul territorio tortonese hanno avviato da tempo una campagna di comunicazione per invitare i cittadini che notano situazioni sospette a segnalarle, senza che questo comprometta il loro anonimato né crei ulteriori implicazioni. Alcuni fatti di cronaca delle ultime settimane, in cui i Carabinieri della Compagnia di Tortona, diretta dal capitano Domenico Lavigna, hanno effettuato brillanti operazioni individuando e arrestando i responsabili di spaccio di stupefacenti e di truffe ed estorsioni, sono andati a buon fine proprio grazie alle segnalazioni giunte al 112 o alle stazioni presenti sul territorio. Gli arresti di diverse persone ritenute a vario titolo responsabili di spaccio e detenzione ai fini di spaccio in concorso di sostanze stupefacenti, cui i militari sono arrivati a conclusione di una serrata attività investigativa, hanno tratto origine dalle segnalazioni pervenute da cittadini che avevano notato un via vai sospetto nei pressi di un esercizio pubblico della zona del centro storico e, in particolare, di un genitore preoccupato dei debiti contratti dal figlio per l’acquisto di cocaina. «Questi esiti confermano ancora una volta la fiducia riposta nelle istituzioni dai genitori esasperati e preoccupati per i propri figli quando ci sono casi di dipendenza dalle droghe» – sottolineano al comando dei Carabinieri. L’altro reato piuttosto diffuso ovunque, non solo sul territorio tortonese, è quello delle truffe, spesso ai danni di anziani ignari e presi alla sprovvista da persone con eloquio efficace: numerosi i casi verificatisi negli ultimi mesi, nel più recente dei quali un’anziana è stata raggiunta telefonicamente da una donna che si spacciava per operatrice sanitaria, asserendo che la nipote fosse ricoverata in ospedale e necessitasse di urgenti cure salvavita, per le quali servivano immediatamente 10.000 euro al fine di evitare gravi complicanze, stante il rischio di morte della giovane. Nel corso della telefonata, la donna si era spacciata persino per la nipote stessa, ingenerando nell’anziana vittima ulteriore preoccupazione. Il figlio dell’anziana si è insospettito e ha avvertito i Carabinieri che hanno colto in flagranza i truffatori al momento della consegna del denaro, tra l’altro avvenuta calando un sacchetto dal balcone, modalità espressamente richiesta dai malviventi asserendo di volere evitare contagi. «Anche questo reato evitato conferma quanto sia fondamentale la segnalazione tempestiva. – raccomandano i Carabinieri – Sollecitiamo chiunque venisse a conoscenza di truffe o situazioni sospette a contattare immediatamente il 112 o a recarsi alle stazioni dei Carabinieri ». È in corso, del resto, la campagna informativa “Truffe… aiutateci ad aiutarci”, i cui vademecum contenenti i principali accorgimenti da seguire sono stati distribuiti sul territorio, presso condomini, parrocchie e luoghi di aggregazione frequentati da persone anziane. La principale raccomandazione di base è sempre quella di non aprire la porta a nessuno e verificare chiamando il 112 o i numeri delle stazioni dei Carabinieri la veridicità delle identità dichiarate da persone sconosciute. «Il 112 deve essere considerato un numero di famiglia, da chiamare immediatamente, prima ancora di sentire i parenti prossimi, in caso di situazioni sospette» – ha più volte raccomandato in incontri con la cittadinanza il comandante Domenico Lavigna.

Stefano Brocchetti

Il capitano Domenico Lavigna

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