Aperta a Tortona la Pinacoteca Civica

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Allestita a Palazzo Guidobono con oltre 300 opere

TORTONA – Sono oltre 300 le opere pittoriche di proprietà comunale nella nuova Pinacoteca Civica, allestita a Palazzo Guidobono, già sede del Museo Archeologico “Dertona” e dell’Atelier “Sarina”. È stata inaugurata domenica 21 aprile alla presenza del sindaco Federico Chiodi e del vicesindaco e assessore alla Cultura Fabio Morreale, l’area di circa 150 mq, articolata in diversi locali, con l’allestimento firmato dall’architetto e scenografo Francesco Fassone. «Il patrimonio artistico del Comune di Tortona è un tesoro che appartiene a tutti i cittadini ed è un onore, oltre che una responsabilità, per l’Amministrazione poterlo restituire ai Tortonesi e più in generale al pubblico che visita Palazzo Guidobono» – ha dichiarato il sindaco che ha ringraziato i colleghi di Giunta, il vicesindaco Fabio Morreale, il consiglio comunale che ha condiviso i passi necessari a raggiungere l’obiettivo, i funzionari del Comune e i professionisti che hanno lavorato. «La Pinacoteca Civica, nella sua rinnovata sede potrà finalmente mostrare i tesori pittorici delle collezioni civiche, rappresenta un altro tassello nel mosaico che compone l’offerta di spazi e servizi della Città di Tortona. – ha aggiunto il vicesindaco e assessore alla Cultura Fabio Morreale– Sono stati mesi di lavoro intenso, con l’importante e costante sinergia con l’architetto Roberto Nivolo, che posso annoverare oggi come un cittadino onorario per la sua professionalità, sensibilità e caparbia volontà di raggiungere anche questo traguardo». «Anni di impegno coerente e convinto – ha aggiunto – hanno arricchito Tortona, hanno permesso di dare grande dignità ai nostri meravigliosi luoghi della Cultura, ad un territorio che permetteranno a tutti di restare sorpresi di fronte a ciò che abbiamo e che, spesso, non ci rendiamo conto di quanto sia bello e affascinante». Ora si potranno ammirare tanti dipinti che il Comune ha acquisito o ricevuto in donazione nei secoli, quadri che giacevano nei magazzini o erano esposti in uffici ed edifici pubblici: è una pregiata rassegna della cultura artistica tortonese del periodo compreso tra XVI e XX secolo. Il nucleo più antico è rappresentato da opere di soggetto religioso, provenienti da chiese e conventi soppressi, per anni concessi in comodato ed esposti al Museo Diocesano, tra cui una “Bambocciata” attribuita a Faustino Bocchi dei primi del ’700 e una copia o variante d’autore datata 1660 de “La clemenza” di Alessandro di Charles Le Brun. Molto ricca la galleria dei ritratti, tra cui vi sono il “Marchese di Durazzo” di Hyacinte Rigaud e un mezzo busto di Vittorio Amedeo III re di Sardegna del 1774, mentre la parte di ritrattistica contemporanea celebra tortonesi illustri quali Lorenzo Perosi, san Luigi Orione e Giuseppe Romita. Ampia dotazione di opere di Giuseppe Savina (1824-1849), pittore romantico tortonese, allievo di Hayez, morto a soli 25 anni senza raggiungere la fama per cui prometteva. Ben documentata è la pittura di Cesare Saccaggi e di altri artisti tortonesi del periodo tra Ottocento e Novecento, come Barabino, Patri, Dossola. Vi è anche una “chicca” storica: un acquarello a firma Pietro Bagetti che immortala la fortezza di Tortona nel 1796. È questa l’ultima veduta di Tortona con il suo storico castello perché nel 1801 il forte viene demolito per ordine di Napoleone.

Stefano Brocchetti

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