“Verso l’Alto” con il beato Frassati

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La tre giorni di Azione Cattolica a Crissolo per riflettere sul messaggio del futuro santo

CRISSOLO – Nell’imminenza della canonizzazione del beato Pier Giorgio Frassati, che si terrà a Roma il prossimo 3 agosto, l’Azione Cattolica Diocesana, in collaborazione con l’AC parrocchiale di Pontecurone, ha proposto, dal 31 maggio al 2 giugno, la tre giorni a Crissolo (CN) dedicata al giovane futuro santo, morto a 24 anni, il 4 luglio 1925. L’iniziativa si è svolta nella splendida cornice naturale di Pian Regina nella casa che tradizionalmente accoglie i campi dell’AC di Pontecurone, posizionata sul sentiero che certamente vide passare Pier Giorgio nel luglio del 1923 in occasione della sua scalata al Monviso. Ripercorrere i passi non solo fisici e geografici ma soprattutto spirituali e ideali di Pier Giorgio nell’intenzione dell’AC è stato un modo, per adulti e giovani, di approfondire la propria appartenenza all’associazione. Per gli adulti è stata l’occasione di confrontarsi su quanto ha inciso l’esempio di Frassati nella propria crescita personale da quando – oltre trent’anni fa – hanno incontrato per la prima volta la figura di un giovane che, nonostante abbia vissuto in un’altra epoca, era, ed è, estremamente attuale come guida individuale e comunitaria. Per i giovani è stata l’occasione di confrontarsi con l’attualità del proprio percorso di vita, comprese le scelte quotidiane alla luce dell’esempio di Pier Giorgio. Un lavoro svolto con un confronto comune senza divisioni “generazionali”, finalizzato a tradurre la santità di Frassati nel discernimento quotidiano della vita personale, associativa e comunitaria. Con l’aiuto di Roberto Falciola, presidente diocesano dell’AC di Torino e copostulatore della causa di canonizzazione, ripercorrendo la biografia del futuro santo, il gruppo presente ha approfondito il senso di appartenenza ecclesiale, associativo (non solo in AC, ma anche nelle altre associazioni di cui ha fatto parte) e solidaristico che lo contraddistingueva. Un impegno che potrebbe sembrare smisurato per una persona, ma che diventa possibile se sostenuto da un’equivalente dimensione spirituale, vero elemento fondante nel- la vita del giovane torinese. La contemporaneità dell’esempio di Frassati è stata approfondita il secondo giorno grazie all’intervento di Matteo Massaia, delegato Regionale dell’AC Piemonte, che ha guidato, attraverso l’analisi del contesto storico dell’epoca, nell’approfondimento dell’impegno sociale e politico personale. In conclusione, il terzo giorno, proprio per provare a tradurre nella quotidianità l’esempio di Pier Giorgio, i lavori di gruppo e il report, sono stati occasione di sperimentare, attraverso l’analisi di situazioni di povertà che possono essere presenti nelle nostre comunità, la volontà, la capacità e la possibilità di impegno alla ricerca di soluzioni. In sintesi, tre giorni trascorsi in un contesto paesaggistico che (nonostante il tempo non sia stato sempre clemente) ha permesso di assaporare le bellezze del creato e di avvicinarsi a quella dimensione di spiritualità che è stata guida per Pier Giorgio e dovrebbe esserlo anche per noi nel percorso “verso l’alto”.

Fabio Gandi

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