Si “rialza” il sipario del “Marenco”

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L’11 novembre il primo spettacolo della riapertura

NOVI LIGURE – Sarà l’orchestra classica di Alessandria, nell’ambito del Festival “Lavagnino”, a esibirsi a oltre 70 anni di distanza dall’ultimo spettacolo sul palco del teatro “Marenco”, che riapre le sue porte giovedì 11 novembre.

Per l’occasione saranno proposti brani di Marenco, Rustichelli, Lavagnino, Bacalov e Morricone.

Ci sarà anche Claudio Bisio. Il no- to attore e comico originario di Novi, che nel 2017 prestò il volto per la campagna “Adottiamo il Marenco”, sarà insignito del “Lavagnino Attore Award” 2021.

«La struttura è finita e pronta per essere aperta. – spiega Andrea Sisti, assessore comunale alla Cultura – Aprire un teatro è un gesto dall’alto valore simbolico, soprattutto in anni in cui la cultura vive momenti difficili. Il “Marenco” sarà l’elemento che servirà a unire un tessuto culturale di tutto il territorio. Stiamo lavorando affinché si crei un sistema teatrale del Novese che a sua volta possa dialogare con le altre realtà della zona.

È un’apertura importante anche per la crescita dell’economia locale. La Fondazione ha fatto un grande lavoro, sia in fase di ristrutturazione che di gestione. È, inoltre, in fase di allestimento un museo permanente al suo interno».

La performance di novembre sarà anticipata dall’inaugurazione formale, probabilmente a ottobre, ma ancora da stabilire. Un taglio del nastro al quale sono attese autorità locali, regionali e nazionali.

«La riapertura è stata spostata di circa un mese perché a inizio ottobre molti invitati sono già impegnati, a causa delle elezioni amministrative in tanti comuni – commenta Ada Geraldini Caraccia, presidente della Fondazione Marenco – e poi abbiamo anche scoperto che le stagioni teatrali in passato erano sempre partite a novembre con gli spettacoli.

È stato superato pure il problema legato al certificato di agibilità.

Una criticità nata dal fatto che le aziende creditrici non avevano dichiarato il termine ufficiale dei lavori a causa di arretrati che avrebbero dovuto ricevere.

Ora che il dovuto sarà saldato entro fine anno, con l’impegno di tutte le parti in causa, è arrivato definitivo il via libera».

L’edificio avrà una “fossa” dedicata agli orchestrali e un palco allestito in modo da ospitare un’ampia gamma di esibizioni.

Luca Lovelli

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