Riapre la strada tra Cabella e Carrega dopo la frana

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CARREGA LIGURE – È passato un anno e mezzo da quando 5000 metri cubi di roccia si riversarono lungo la strada provinciale che collega Cabella e Carrega Ligure, a pochi passi dall’ingresso verso la stessa Carrega. Ora, dopo un’interminabile attesa, la popolazione locale rimasta isolata dal versante alessandrino può finalmente tornare a sorridere. A metà novembre dovrebbe infatti essere sgomberata e riaperta la strada per i mezzi privati e non solo per quelli di emergenza come si era prefigurato inizialmente. Solamente le frazioni di Daglio, Cartasegna, Agneto, Bega, Campassi e Vegni non sono state danneggiate dalla grossa frana sul lato piemontese. Le località sono state però interessate da prolungati guasti telefonici sulla linea fissa, con alcune di loro già prive in precedenza di segnale per quella mobile. «La ditta ci ha informato che, dopo la realizzazione della barriera paramassi, la carreggiata verrà liberata nel giro di una settimana. – spiega il sindaco Luca Silvestri – Bisognerà poi pulire il pezzo di asfalto coperto di pietre perché la strada è stata chiusa un chilometro prima dell’inizio del cantiere. Il costo totale dei lavori si aggira intorno al milione di euro, stanziati in gran parte dalla Regione e poi pure dalla Provincia. Il 30 ottobre avremo una nuova riunione proprio ad Alessandria. Credo che, viste le condizioni meteo attuali, ci siano tutti gli elementi per evitare nuovi ritardi». Il progetto definitivo prevede in futuro la costruzione di una galleria aperta che renderebbe la riapertura definitiva a tutte le ore, ma al momento non sarebbe ancora stato presentato. «L’idea è quella, ma non si sa ancora nulla su incarichi e tempistiche. Ci è comunque stato detto che il transito sarà garantito in sicurezza. – aggiunge il primo cittadino – Molto probabilmente verrà stabilito un vincolo orario, in modo da non far spostare nessuno di notte. Verranno installati dei semafori. Il rosso dovrebbe scattare quando si attivano i sensori attivi per il rilevamento di movimenti, anche i più piccoli, del terreno. La sirena è già suonata qualche volta in questi mesi per gli operai al lavoro. Sirena e semaforo saranno collegati. Un sensore si trova a 20 metri di profondità, mentre altri cinque in superficie». Carrega è il secondo comune meno abitato dell’intera provincia di Alessandria e a causa dei disagi dettati dallo smottamento si è spopolato ancora di più negli ultimi mesi.

l.l.

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