No al cibo in provetta

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Andrea Parodi tra i giovani under 30 ha partecipato al Villaggio Coldiretti di Milano

SALE – Per il salese Andrea Parodi è stata un’esperienza molto galvanizzante rappresentare per la prima volta i Giovani Impresa Coldiretti under 30 della provincia di Alessandria al Villaggio Coldiretti di Milano. Un evento che ha registrato numeri record: un totale di 800.000 persone, che dal 30 settembre al 2 ottobre, hanno visitato e partecipato a una serie di eventi promossi al Parco Sempione, dal Castello Sforzesco all’arco della Pace, mettendo al centro il dialogo con il consumatore. Andrea Parodi ha 19 anni e ha appena iniziato la Facoltà di Agraria all’Università Statale di Milano. «Ho incontrato molti professionisti, con i quali ho potuto confrontarmi e formarmi – racconta Andrea, della zona Coldiretti di Castelnuovo Scrivia – e ho sentito tutto l’appoggio della classe dirigenziale, impegnata affinchè sia tutelata la biodiversità e sostenuta l’agricoltura italiana, messa a rischio dalla grave crisi energetica che pesa su imprese e famiglie». Al Villaggio Coldiretti di Milano (il prossimo sarà a dicembre a Catania) erano 1200 gli agricoltori alessandrini che hanno partecipato alla kermesse a difesa dell’agrolimentare italiano insieme a Mauro Bianco e a Roberto Bianco, presidente e diretto- re di Coldiretti Alessandria.

Un focus è stato dedicato alla salvaguardia del cibo naturale contro la diffusione di quello sintetico, spinto dalle multinazionali del “cibo in provetta”. «È una precisa strategia delle multinazionali che, con abili operazioni di marketing, puntano a modificare stili alimentari naturali fondati sulla qualità e la tradizione. – ha affermato il Presidente Mauro Bianco – Coldiretti è pronta a dare battaglia perchè il “cibo di Frankenstein” è un futuro da cui non ci faremo mangiare». Parodi, quando non è impegnato con gli studi, è innamorato della terra che coltiva nell’azienda di famiglia di Sale, con il padre Marco e il fratello maggiore Matteo, laureato in Agraria, ed è grato per quanto ha vissuto al Villaggio Coldiretti: «Mi sono relazionato con giovani di varie regioni d’Italia, ognuno con le proprie eccellenza produttive e con le proprie criticità. Per esempio, nella vicina Liguria, le difficoltà sono legate prima di tutto agli aspetti morfologici del terreno, con appezzamenti molto piccoli e conseguenti realtà imprenditoriali di dimensioni più limitate. E poi c’è il discorso dei costi e dei prezzi dove tutto è diverso rispetto alle nostre zone, dove la vocazione è orticola e cerealicola».

Alessandra Dellacà

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