Nasce la rete degli Oratori

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Percorsi di Pastorale Giovanile post lockdown. A partire dalla “Scuola della Parola” e dalla riflessione sugli Atti degli Apostoli. Perché adesso serve la formazione

In questo anno sui generis le varie realtà diocesane si sono dovute interrogare circa le modalità per ripartire, e per farlo in sicurezza. Fra queste la Pastorale Giovanile, guidata da don Cristiano Orezzi.

«A causa del lockdown – spiegano i giovani dell’Equipe – le varie iniziative e gli eventi che erano stati programmati da marzo a settembre sono stati sospesi. Ciò nonostante questo periodo non ci ha visti fermi; c’è stato anzi un nuovo approccio al modo di “fare pastorale giovanile” in Diocesi».

«Dopo l’esperienza dei “Quasi esercizi spirituali” (incontri in videoconferenza con alcuni sacerdoti diocesani, rivedibili sul sito www.pgtortona.org), ci siamo detti che forse questo era il tempo per reimpostarci; per conoscere meglio le realtà giovanili sul territorio. Così ci siamo impegnati, sempre durante il periodo di quarantena, a conoscere attraverso incontri on-line i giovani che negli oratori e nelle associazioni cercano di annunciare il Vangelo ai loro coetanei».

Cosa è emerso da questo giro di conoscenze? «Tante potenzialità, tanta bellezza; ma anche fragilità e difficoltà. E le esigenze a cui ci siamo sentiti in dovere di iniziare a rispondere».

La prima necessità cui dare una risposta è quella di sviluppare una connessione fra le varie realtà; il bisogno di fare rete. L’ultima volta che la Pastorale Giovanile ha effettuato una sorta di tour fra le realtà oratoriali e parrocchiali è stato durante la preparazione alla GMG di Cracovia, più di quattro anni fa. Nel frattempo è “passata” un’intera generazione di animatori. Anche per questo si è compresa l’importanza di effettuare una serie di visite “in presenza” e non più soltanto virtuali. In previsione ci sono, al momento, 20 incontri che coinvolgeranno 39 realtà. L’Equipe di Pastorale Giovanile, con alcuni dei suoi membri, si recherà nelle parrocchie e nelle realtà periferiche per vivere insieme ai rappresentanti delle comunità locali una giornata di incontro, di confronto, di preghiera, di riflessione (è possibile scrivere una e-mail all’indirizzo pastoralegiovaniletortona@gmail.com per ricevere informazioni ulteriori).

La seconda proposta che verrà attuata nei prossimi mesi è la “Scuola della Parola”. Dopo l’edizione dello scorso anno, caratterizzata da un buon riscontro numerico (ma anche da una presenza attiva dei partecipanti), si è deciso di impostare il nuovo cammino sullo studio degli Atti degli Apostoli. Ripercorrendo il racconto delle origini della vita della Chiesa, si vuole portare i partecipanti a chiedersi quale ruolo vedano per se stessi proprio all’interno della Chiesa stessa e anche ad individuare il cammino da intraprendere nel futuro.

Il primo (28 settembre, con don Paolo Alliata) e l’ultimo incontro (24 maggio, con mons. Vittorio Viola) saranno realizzati “dal vivo”; i restanti in videoconferenza.

Ripartirà a novembre anche la “Scuola per educatori”. Chi ha intrapreso questo percorso nel primo ciclo è stato assunto, già dallo scorso anno, come Coordinatore di Oratorio presso strutture della nostra diocesi. Da quest’anno i Responsabili usciti da questo percorso raggiungeranno il numero di otto. La Pastorale Giovanile diocesana cercherà di coadiuvarli a tenere i gruppi, a formarli, a far sì che gli oratori possano offrire servizi durante tutto l’anno.

In questi primi mesi post lockdown non sono stati programmati eventi che potrebbero essere interessati da una grande partecipazione numerica. Il primo, e al momento l’unico, è il tradizionale incontro di Natale fra il vescovo e i giovani.

L’incontro che si proponeva a novembre con gli istituti scolastici è stato rimandato alla prossima primavera. Così anche i corsi animatori, che verranno programmati nel mese di febbraio. Quest’ultimo appuntamento è stato spostato in avanti non soltanto per l’emergenza Covid-19, ma anche perché si è reputato opportuno, prima di procedere in questa direzione, portare a termine quel giro di conoscenze e di incontri, per poi proporre un cammino di formazione più forte.

Dal periodo di isolamento sociale, la Pastorale Giovanile diocesana ha tratto l’occasione per tracciare programmi. Ma soprattutto la consapevolezza che, in momenti difficili come quelli che abbiamo attraversato e stiamo attraversando, a tutti i livelli è fondamentale poter disporre di formazione e preparazione.

Pier Luigi Feltri

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