Messa per le religiose e i religiosi stranieri presenti in diocesi

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Giovedì scorso in Seminario con il vescovo

TORTONA – Giovedì 22 settembre, alle ore 18, nella cappella del Seminario vescovile, è stata celebrata la Santa Messa con i sacerdoti, i religiosi e le religiose che provengono da Paesi stranieri.

Si tratta di un appuntamento annuale promosso dall’Ufficio Missionario Diocesano per ringraziarli del loro servizio alla Chiesa tortonese.

La celebrazione eucarestica è stata presieduta dal vescovo. Accanto a lui il direttore dell’Ufficio Missionario don Stefano Calissano che, dopo aver ringraziato Mons. Marini, ha chiarito il senso del ritrovarsi insieme: «Da ben 13 anni questo nostro ritrovo è caratterizzato dall’incontro fraterno, dall’ascolto reciproco e dalla preghiera comune. È un’occasione per respirare la dimensione della cattolicità della Chiesa, quella tensione del popolo di Dio che pur rimanendo uno si realizza nella varietà delle sue manifestazioni».

Il Vescovo nell’omelia ha fatto riferimento al versetto del Salmo “Donaci o Dio la sapienza del cuore”, spiegando cos’è un cuore sapiente. «Un cuore sapiente – ha detto Marini – è un cuore che ama Cristo, che tiene dento di sé Cristo» e per tutti ha invocato il dono di un cuore così capace di non separarsi mai da Gesù Cristo.

Alla celebrazione erano presenti 9 suore indiane (congregazione di Sant’Anna, Sorelle del S. Rosario, Piccole Figlie del Sacro Cuore), 8 sacerdoti indiani (Padri oblati di San Giuseppe Marello), 4 presbiteri africani impegnati nelle parrocchie di Varzi, Fortunago, Ca- stelletto di Branduzzo e Bastida Pancarana, 8 suore africane (Suo- re di Gesù Educatore, Agostiniane Serve di Gesù e Maria e Benedettine), 4 romene e un’albanese (Benedettine).

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