Ma quale complotto? Vogliamo un nuovo Tito Stagno!

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L’uomo sulla luna è stato il primo banco di prova dei complottisti. Una armata Brancaleone, sempre presente in ogni epoca storica, che mette in discussione tutto: nel 1969 la missione dell’Apollo 11, oggi il fatto che la Terra sia tonda. Ma che gusto ci trovano questi pseudo scienziati a ridicolizzare fatti di cronaca, scoperte assodate e conquiste dell’umanità? Esperti di niente, basano le loro teorie su indizi che si sciolgono come neve al sole, studiano le ombre dei corpi, le bandiere che non sventolano e ti cucinano l’allunaggio come una falsa ricostruzione di un set cinematografico. L’ultimo che qui da noi ci ha tentato è Ivo Mej, giornalista e autore tv (leggete “Il fatto quotidiano” dell’8 luglio). Naturalmente ci sono prove inconfutabili sulla veridicità di ciò che accadde sul nostro satellite 50 anni fa. E vale, allo stesso modo, l’emozione che è racchiusa in ogni racconto di chi – gente comune – è stato testimone davanti al televisore di quei momenti. Nonni, genitori… ognuno ha stampato nella mente il suo ricordo personale; tutti amici intimi di Tito Stagno, ospitato in casa in un’estate leggendaria. Quell’estate non si parlava d’altro. Come avrei voluto esserci! Non come adesso che le estati sono piene di notizie da niente, già vecchie il giorno dopo; piene di imprese da due soldi, di una politica bollita, di amorazzi senza passione, di cornetti Algida e barbecue sfrigolanti. L’uomo sulla luna: ma ci pensate? Sentire che l’animalone della Storia si sveglia e si volta in modo repentino, che fa un passo in avanti. Poi, è vero, tante aspettative, sono andate deluse, ma che emozione, ragazzi! Ecco perché sono nati i complottisti: perché la felicità impaurisce. La bellezza imbarazza. Sembra di non essere mai all’altezza delle grandi sfide. E certi omuncoli finiscono per credere che sia meglio razzolare nella mediocrità, più sicuro camminare a testa bassa, più semplice guardare il dito e non la luna. Però qualcuno lassù ci è andato davvero: è la prova che, quando vogliamo, siamo capaci di realizzare anche i sogni. Altre lune ci aspettano. Un nuovo Tito Stagno si sta schiarendo la voce.

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