Luminarie anticipate

Visualizzazioni: 236

di SILVIA MALASPINA E CAROLINA MANGIAROTTI

Abbiamo notato che, di anno in anno, viene progressivamente retrodatato il momento in cui si installano all’esterno delle abitazioni le tradizionali decorazioni natalizie, inseguendo il trend che prevede che sugli scaffali della grande distribuzione compaiano panettoni, pandori, torroni & C. a partire dal 3 novembre: appena esauriti i “dolcetti dei Morti”, si dà inizio al baccanale che terminerà il 6 gennaio, quando inizieranno a far capolino le tradizionali “chiacchiere” di Carnevale. In questa corsa a precorrere i tempi, abbiamo sempre mantenuto saldo il termine dell’8 dicembre per dedicarci ad albero, presepe e giochi di luce, ignorando nel periodo precedente a questa data gli sbrilluccichii provenienti dalle case nostre vicine: quest’anno da fine novembre, dalla finestra della sala, possiamo ammirare un gigantesco pupazzo di neve gonfiabile installato su un terrazzo, che molto ricorda il Frosty del film In fuga dal Natale. In prossimità dell’Avvento ecco un bel dilemma: «Nel ponte dell’ 8 dicembre andrei a Roma a trovare Matilde, è un problema? Mi prenderei 3 giorni di pausa dallo studio.» «Va bene, ma come si fa con l’albero e tutto il resto? Abbiamo comprato anche il pino esterno da decorare, quindi l’impegno raddoppia. Posso farlo io, ma, da che avevi 2 anni, l’abbiamo sempre fatto insieme e mi dispiace interrompere questa tradizione!» «Non possiamo anticipare di qualche giorno? Io parto il 7 e torno il 10: perché non facciamo tutto domenica 3 dicembre?» «Non mi piace anticipare e salire sul carro di coloro che sbandierano con superiorità “me ne infischio delle tradizioni, a me le decorazioni natalizie piacciono e le metto quando voglio”. È da metà novembre che i social sono inondati da foto e video di alberi di Natale, piatti decorati, trionfi di gnomi, elfi e Santa Claus… io mi voglio attenere alla tradizione dell’8 dicembre, almeno per gli addobbi, visto che papà compera compulsivamente torroni di varia foggia e sapore da quasi un mese!» «E poi sono io quella che ha la testa dura! Per una volta potresti anche essere un po’ più flessibile. Saltando il week end dell’Immacolata, visto che in settimana nessuno di noi ha tempo per occuparsi di queste attività, si finisce dritti al 16-17 dicembre: decisamente troppo tardi! » Di fronte all’ineluttabilità del calendario non si può controbattere e quindi nel fine settimana del 2 e 3 dicembre ci siamo cimentate con pastori, pecorelle, lucine, cartapesta, sfere di vario materiale, adattatori per prese elettriche che hanno fatto scattare il salvavita a ripetizione, finché tutto è stato pronto, donandoci ancora una volta l’atmosfera magica che solo questo periodo dell’anno sa evocare. Ma le “cape toste” non si arrendono: «Bellissimo lavoro, ma resta tutto spento fino all’8 dicembre. Installazione anticipata, attivazione come da tradizione!»

silviamalaspina@libero.it

Commenti: 0

Il tuo indirizzo mail non sarà reso pubblico. I campi obbligatori sono segnati con *