L’amore di Gesù è il segreto delle Piccole Figlie del Sacro Cuore

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La celebrazione eucaristica presieduta da Mons. Marini nella Casa Madre della Congregazione a Sale. La festa nell’anno del centenario di fondazione

SALE – La festa del Sacro Cuore, nella Casa Madre delle Piccole Figlie del Sacro Cuore di Gesù a Sale, è sempre stata molto sentita e partecipata grazie alla presenza attiva e collaborativa di questa congregazione chiamata a far conoscere e a far amare il Sacro Cuore, segno visibile dell’infinito amore divino e umano di Cristo.

Quest’anno si è voluta dare maggiore visibilità alla festa che ricorre nel tempo di grazia dell’anno giubilare del centenario di fondazione (Dalla solennità dell’Annunciazione 2023 alla Solennità del Sacro Cuore 2024).

La festa di venerdì 16 giugno è stata la preziosa occasione per far capire quali sono le radici e la spiritualità di questa Famiglia religiosa, ovvero la gioia di essere insieme un “Popolo in cammino” che guarda al futuro con rinnovata speranza.

Prima della celebrazione eucaristica, il vescovo Monsignor Guido Marini, accompagnato dalle autorità civili, accolto con calorosi applausi dai ragazzi del Grest e dagli animatori, ha voluto far visita alla “Piccola Betlemme”, la modesta casa delle origini, dove le prime quattro consacrate vissero in comunione di fede e di preghiera.

All’inizio della S. Messa, concelebrata dal vicario episcopale per la Vita Consacrata, don Maurizio Ceriani, dai parroci di Sale, don Nicola Ferretti e di Castelnuovo Scrivia, don Paolo Caorsi, da don Andrea Mariani e dai Padri cappuccini padre Pierangelo Chiera e padre Filippo, la Madre superiora, suor Pia Villiger, ha ringraziato con viva riconoscenza il presule, sempre presente nei momenti significativi di questa comunità religiosa.

Il filo conduttore della liturgia della Parola è stato l’amore gratuito di Gesù che per primo ha amato gli uomini: è lo stesso amore ardente e appassionato che ha ispirato il carisma del Padre Fondatore, mons. Amilcare Boccio quando, il 25 marzo 1924, ha gettato il seme della nuova Congregazione, “piccola aiuola fiorita nel giardino della Chiesa”.

L’invito di Gesù a essere come Lui “mite e umile di cuore” si è reso visibile con la presenza dei bambini che Mons. Marini ha saputo sapientemente coinvolgere chiamandone uno accanto a sé per spiegare “chi è Gesù” con il gesto dell’abbraccio fraterno. Gesù ci ama, ci vuole bene ed è questo il significato profondo della festa del Sacro Cuore. Bisogna credere nell’A- more, esserne convinti anche nel momento in cui il male ci raggiunge. Tutta la nostra vita è segnata dall’Amore di Dio e porta il marchio della cura che Lui ha di noi, perché possiamo avere una vita buona. Capire che Gesù è l’A-more e noi gli amati, ci porta a ricambiarlo.

Il vescovo ha suggerito l’esempio di un bambino coreano che, con il gesto di due dita disposte a forma di cuore, prega così: “Gesù mi ami, Gesù ti amo”.

La celebrazione, vissuta in un silenzio orante da numerosi fedeli, è stata resa più solenne dal diligente impegno dei ministranti e dall’armonia dei canti della Corale di Sale, più festosa dalle luci e dall’addobbo floreale.

Il canto finale animato dai ragazzi del Grest, – Ti ringrazio mio Signore…” – ha ripreso il tema del giorno: c’è un Amore più grande che chiede di essere ricambiato e gratitudine, sa perdonare, non ha prezzo né confini e aiuta a camminare lungo le strade della vita.

Terminata la Messa le persone, serene e gioiose, si sono recate nel chiostro, vestito a festa con addobbi originali, tra i quali campeggiavano le figure dei Fondatori e il logo del Centenario.

Il momento conclusivo dell’agape fraterna è stato occasione di scambio di amicizia e affettuoso ringraziamento, con l’augurio che la Famiglia religiosa continui a percorrere con rinnovato vigore la via tracciata da don Amilcare Boccio e Madre Guglielmina Remotti.

Famiglia Laica del Sacro Cuore

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