La gioia di stare insieme nel Centro Estivo Parrocchiale

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A Castelletto d’Orba due settimane di giochi, gite, avventure e preghiera

CASTELLETTO D’ORBA – Si è concluso il Centro Estivo Parrocchiale e nella frazione Crebini che conta un centinaio di anime è tornato il silenzio. Fino al prossimo anno niente più urla, musiche e canti di oltre 50 ragazzi che nelle due settimane trascorse hanno portato una ventata di allegria e di gioia in un luogo prevalentemente abitato da anziani. Finita la scuola i giovani, dai 5 ai 13 anni, insieme a tanti giovani animatori, (alcuni alla prima esperienza) si sono dati appuntamento nel piazzale della chiesa parrocchiale di San Francesco e hanno ripreso, dopo due anni di pausa a causa del Covid, la tradizione dell’appuntamento estivo. Tanto l’entusiasmo, dopo i faticosi mesi di restrizioni e di mascherine indossate sui banchi della scuola.

Grande il senso di libertà e tanti gli abbracci che tutti i partecipanti si sono scambiati.

L’esperienza più bella è stata sicuramente la gita settimanale e l’appuntamento con il parco acquatico “Lavagello”, unico punto di ritrovo dei giovani nella zona, visto il divieto di balneazione nei fiumi e la difficoltà di raggiungere il mare. Le gite sono state le più impegnative per gli animatori, ma tutto è passato in secondo piano di fronte alla soddisfazione dei ragazzi che salutavano gioiosi dal pullman i genitori, felici forse più per il viaggio che per la destinazione. La prima settimana sono andati al Parco Atlantis Lost World a Pinerolo, mentre la seconda al Parco Avventura di Salice Terme. I ragazzi sono stati particolarmente colpiti anche dalle dimostrazioni che la Polizia di Stato ha fatto eseguire ad alcuni cani di una loro unità cinofila che, per due mattine, hanno presentato il lavoro prezioso svolto dagli animali a tutela della cittadinanza, con ricerche varie che hanno suscitato molto interesse.

Nonostante i tanti giochi e i laboratori proposti dagli infaticabili e brillanti animatori e l’apparente stanchezza alla fine di ogni singola giornata, i ragazzi all’indomani, di buon ora, erano già pronti a ricominciare le attività. Quattro le squadre in cui i ragazzi sono stati divisi per affrontare la caccia al tesoro finale, vinta dalla squadra rossa con lo “sconforto” di quelle battute che superata velocemente la delusione della sconfitta, si sono buttate in pista a ballare per il resto del pomeriggio, fino a far arrivare la pioggia.

Non sono mancati anche momenti poco “idilliaci” perché oggi vi sono ragazzi che non riconoscono negli adulti i loro punti di riferimento e si isolano in un mondo fatto di cellulari, videogiochi e serie tv. Le mamme in servizio volontario, gli animatori e le animatrici, in alcuni casi, hanno dovuto anche rimproverare chi teneva comportamenti sbagliati e sedare qualche litigio tra i ragazzi che fa parte del processo di maturazione dei più giovani. In ogni caso è stato sempre trovato il modo per fare pace, abbracciarsi o rincorrere insieme un pallone magari coinvolgendo il vice parroco Padre Rajesch che, oltre all’innata simpatia, si è anche dimostrato un calciatore niente male. La Santa Messa finale è stata animata dai canti intonati di tutti i partecipanti imparati durante le riunioni parrocchiali e al termine bellissima la festa, con tanto di cena consumata insieme a genitori e nonni, arricchita dalla proiezione di filmati delle due settimane.

La promessa conclusiva è stata quella di ritrovarsi tutti insieme il prossimo anno.

Gabriella Cazzulo

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