«La conferenza nazionale si faccia a Broni»

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Nuovo appello sull’amianto lanciato dal teatro “Carbonetti” dove sono state ricordate le vittime

BRONI – «La quarta conferenza governativa nazionale sull’amianto si faccia a Broni». L’appello di Comune e Avani a Regione Lombardia e Governo, per portare a Broni l’incontro più importante a livello nazionale su questa tematica, che coinvolge ministeri, sindacati e associazioni, è partito dal palco del teatro “Carbonetti”, sabato scorso, all’inizio dell’evento in memoria delle vittime dell’amianto, con protagonisti i giovani talenti della scuola Hde-Mia di Broni.

«Chiedo ai consiglieri regionali presenti di impegnarsi al massimo per portare in questo teatro la quarta conferenza governativa sull’amianto. – ha detto dal palco il presidente Avani, Silvio Mingrino, di fronte, oltre che ai rappresentanti della Regione, a sindaci e amministratori – Broni è il primo Comune a livello nazionale per decessi legati all’amianto e non devono esistere morti di serie B».

Intanto, in consiglio comunale, l’Amministrazione ha fornito i dati della verifica effettuata dall’ufficio tecnico sui tetti pericolosi, individuati dai droni nel 2016: oltre il 40% delle coperture in amianto mappate con i droni è stato bonificato. In particolare, delle 1057 coperture rilevate dal drone, a oggi 445 (42%) sono libere da amianto o in procinto di esserlo: 177 tetti erano falsi positivi, quindi non contenevano amianto, 236 sono già stati bonificati e per 32 sono in corso gli interventi. In base alle risposte dei proprietari, poi, ci sono 231 tetti che contengono amianto: 47 con un indice di degrado inferiore a 25, che entro due anni devono effettuare la rivalutazione, 132 con indice tra 25 e 45 che devono bonificare entro 3 anni, 52 con indice oltre 45 che devono bonificare entro l’anno. Per le altre 381 coperture si attende ancora l’invio della documentazione da parte dei proprietari. «Ora l’ufficio tecnico passerà alla seconda fase, sollecitando i cittadini che non hanno dato risposta ed emanando delle ordinanze per verificare la presenza dell’amianto» – ha spiegato il vicesindaco Nicola De Bernardi. Il Comune ha aggiornato il consiglio anche sulla battaglia per ottenere i fondi per la costruzione del nuovo liceo: «Dobbiamo essere tutti uniti per raggiungere questo obiettivo. – ha ribadito il sindaco Antonio Riviezzi, annunciando una missione a Roma, ai ministeri dell’Istruzione e dell’Ambiente insieme alla Provincia – È un atto dovuto nei confronti della comunità di Broni che ha pagato un prezzo altissimo a causa dell’amianto. Ci sono tutte le condizioni per ottenere il finanziamento: il liceo è inserito nel Sin, c’è già un’area e la Provincia ha finanziato la progettazione».

Oliviero Maggi

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