La “Cittadella dello Sport”: il sogno sta diventando realtà

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Tra meno di un mese la prima inaugurazione. Nel 2024/2025 il “Derthona Basket” tornerà a giocare in casa. Ma a che punto è il progetto voluto da Beniamino Gavio? Ce lo racconta Ferencz Bartocci, a.d. della squadra

Solo sei anni fa sembrava un’impresa impossibile, oggi, invece, il sogno è diventato realtà per Tortona (e non solo): parliamo della nascente “Cittadella dello Sport”.

Ricordate la frase di Walt Disney? “Se puoi sognarlo puoi farlo”.

Tra meno di un mese si partirà con una serie di inaugurazioni, che culminerà nella stagione 2024/2025 quando la squadra di basket tortonese tornerà a giocare in casa la sua stagione. A raccontarci la genesi del sogno è Ferencz Bartocci, brillante e dinamico marchigiano giunto in città a luglio del 2019 come direttore generale del “Derthona Basket”, grazie al suo prestigioso curriculum. Nei panni di attuale amministratore delegato, ci ha accolti, insieme a Benedetta Abbruzzese, direttore dell’Ufficio Comunicazione, nella sede del Gruppo Gavio, che ospita anche il quartier generale della “Cittadella”.

Il primo a sognarla è stato proprio Beniamino Gavio che nel 2017 diventa main sponsor della squadra con il marchio Bertram Yachts. Nel 2019 il progetto comincia a muovere i primi passi parallelamente ai successi sul campo. Decisivo l’arrivo di Bartocci che conduce, con il suo team, la squadra in serie A, supportato anche dall’impegno e alla passione del presidente Marco Picchi. La data dello storico passaggio è impossibile da dimenticare: 29 giugno 2021. Da quel momento tutto segue un nuovo corso. Nel luglio del 2021 cambia anche la denominazione sociale della compagine sportiva e il Gruppo ASMT della famiglia Gavio acquisisce il 51% delle quote del capitale sociale del Club, diventando azionista di controllo della società. «Da quel momento, come una macchina lanciata da 0 a 100 km all’ora, – racconta Bartocci – decolla anche il progetto sportivo». Nasce la società “Gestione Cittadella”, di cui Bartocci è eletto amministratore delegato, con il compito di accompagnare il cammino dell’impianto, affidato per la parte progettuale allo studio milanese di architettura Barreca e & La Varra di Milano e per quella strutturale alla società Codelfa di Tortona. Nella realizzazione pratica sono stati coinvolti molti attori locali, basti citare l’accordo sottoscritto per il ristorante, con un marchio che vede come amministratore delegato un tortonese e la realizzazione del parco giochi, curato da una società francese leader nel settore, che ha la sede a Castelnuovo Scrivia.

Ad agosto, una volta completata la copertura del palazzetto da 5000 posti, si terrà il primo “taglio del nastro”: quello della Facility, ovvero la palestra per gli allenamenti. Seguirà nei prossimi mesi l’apertura dell’aerea food, del padel, del parco giochi, del playground con i campi all’aperto e dell’area verde. La palestra sarà la “casa” dei leoni e delle giraffe, la squadra femminile del Castelnuovo Basket. Accanto a essa è prevista un’area che ospiterà eventi sportivi, aziendali e culturali.

«Dietro alla costruzione della “Cittadella” – spiega Bartocci – c’è l’idea di creare un luogo di socializzazione per il territorio. Una quotidianità di vita messa a disposizione del pubblico con i giovani, le famiglie e le nuove generazioni». Su di loro, in particolare, si concentra l’attenzione del “Derthona Basket”, come dimostra il progetto “PiantiAmo il futuro”, avviato con le realtà scolastiche della zona e che si pensa di ampliare a tutto il territorio diocesano. Dal 2020, inoltre, è iniziata una proficua collaborazione con le scuole tortonesi e, in particolare, con l’istituto diocesano “Santachiara”. La stessa direttrice della sede tortonese, Cristina Montagnoli, è stata chiamata a far parte del nuovo CdA del “Derthona Basket”.

Molto apprezzata, poi, la collaborazione con “Radio PNR”, l’emittente diocesana che segue ogni settimana le dirette delle partite.

Bartocci ha anche evidenziato come il “Derthona Basket” sia diventato una vera e propria realtà aziendale con più di 50 persone collocate in vari ambiti e pronta a impiegarne molte altre con la nascita della “Cittadella”. «Un punto di forza è la sua vicinanza a snodi autostradali e ferroviari, – precisa l’ad – si trova infatti in una posizione privilegiata, facilmente raggiungibile da ogni parte d’Italia. In futuro sarà determinante il coinvolgimento del territorio per l’organizzazione di grandi eventi spalmati su più giorni. Sarà, infatti, necessario garantire l’accoglienza di quanti giungeranno a Tortona per seguire le partite e consentire loro di poter apprezzare la ricchezza e la bellezza dei luoghi nel circondario. Il Gruppo ASTM in questi tre anni ha garantito sempre il massimo sforzo per mantenere fede alla parola data, affrontando le difficoltà sul percorso, come l’aumento dei costi di spesa. Ora non resta che attendere la risposta degli attori locali, chiamati a vincere una sfida significativa».

Il “Derthona Basket” non investe solo nella prima squadra, ma segue con molta attenzione tutto il settore giovanile, fondamentale vivaio di atleti per il futuro e spesso modello anche per le altre società italiane. L’impegno è davvero tanto e va alla pari con le soddisfazioni. Da non dimenticare anche le Cheerleaders, le atlete che realizzano le coreografie per incoraggiare le squadre durante le partite, che si distinguono per la loro bravura e la preparazione dimostrate.

Bartocci ha raccontato, con orgoglio, della vittoria degli Under 19 passati dalla Serie C alla Serie B e della squadra femminile che andrà a giocare per la finale di scudetto nella specialità 3×3. Per tutti i giovani atleti esiste pure una foresteria che ospita non solo coloro che arrivano da lontano ma anche i più vicini per far vivere loro l’esperienza dello stare insieme. «Siamo una società ambiziosa e puntiamo in alto. – afferma – Il più grande successo della “Cittadella” sarà quello di vederla viva 7 giorni su 7 in un ambiente sicuro, altamente tecnologico e all’avanguardia. L’area è predisposta anche per eventi serali e per attività all’aria aperta. Si tratta di un progetto a lungo termine che si sviluppa sotto i nostri occhi. Provo una grande soddisfazione per quello che sta nascendo. Sono convinto che il “Derthona Basket” appartenga a tutti e a noi spetta il compito di lasciarlo agli altri nel miglior modo possibile. Tutti abbiamo le nostre responsabilità: anche il tifoso è fondamentale per tenere alto il nome dei Leoni». Saranno potenziate in futuro le collaborazioni già attive con il MiniFAL, il “Paolo VI” e la Croce Rossa e sarà lanciato anche il “Baskin”, una nuova attività sportiva che si ispira al basket ma ha caratteristiche particolari e innovative. Un regolamento, composto da 10 punti, ne governa il gioco conferendogli caratteristiche incredibilmente ricche di dinamicità e imprevedibilità. Il “Baskin” è nato a Cremona in un contesto scolastico dalla collaborazione di genitori, professori di educazione fisica e di sostegno. Nel 2024 sarà realizzato un torneo europeo di questa specialità capace di coniugare competizione e solidarietà. Una recente novità è la collaborazione di “Derthona Basket” con il CSI nella gestione della parte sportiva del prossimo Meeting di Rimini. A livello diocesano è nata un’ottima intesa con la Pastorale Giovanile che, per la prima volta quest’anno, ha realizzato le “Olimpiadi Iriensi” lo scorso maggio, un’iniziativa promossa da don Cristiano Orezzi e dalla comunità vogherese e accolta molto bene da “Derthona Basket”, che in futuro potrebbe supportare un’analoga esperienza a Novi Ligure e Tortona. Importante anche il sostegno al gruppo di giovani della Diocesi in partenza per la GMG di Lisbona, che si è concretizzato nel pagamento di alcune quote di viaggio.

Sport e sociale, dunque, creano un connubio perfetto che nella “Cittadella” troverà la giusta collocazione e la “casa” per crescere e consolidarsi nel tempo.

Daniela Catalano

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