Gara di solidarietà per trovare il farmaco

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L’operaia di Stradella è affetta dalla sindrome di Cushing. Si sono mobilitati anche i farmacisti

STRADELLA – Ha una malattia rara, ma non riesce a trovare un medicinale salvavita previsto dalla terapia. Intanto, per aiutarla, è partita una gara di solidarietà di amici, cittadini e farmacisti.

Protagonista della storia è Brigida Paola Sampino, 49 anni, operaia alle logistiche di Stradella e delegata sindacale, affetta dalla sindrome di Cushing, una malattia rara che colpisce 1 persona su 26 mila, e deriva da un eccesso di cortisolo nell’organismo causato da un tumore alle ghiandole surrenali. I primi sintomi si sono manifestati durante il lockdown, ma la diagnosi è arrivata a novembre dello scorso anno.

La donna a gennaio è stata ricoverata in ospedale a Stradella per l’aggravarsi delle condizioni di salute e i medici del reparto di Medicina le hanno prescritto nella terapia il Cormeto (metirapone): ma, per trovarne due scatole, la 49enne ha dovuto scrivere a ospedali, farmacie, ministeri e arrivare a contattare persino l’Aifa, l’Agenzia del farmaco. Esaurite quelle non ne ha più recuperate, rischiando di rimanere scoperta troppo a lungo. Così ha deciso di raccontare sui social la sua vicenda e da lì è partita una vera e propria gara di solidarietà di persone che si sono messe all’opera per recuperare il farmaco tanto necessario.

Anche alcuni farmacisti della zona e non solo si sono messi in contatto con Brigida, disponibili a recuperare per lei il medicinale. «In questi giorni ho conosciuto tante persone che hanno il mio stesso problema o che sono in condizioni di salute peggiori. – racconta – Fortunatamente molti si sono messi a disposizione per aiutarmi e per recuperarmi direttamente il farmaco, visto che dovrò prenderlo fino all’intervento di asportazione del tumore e forse anche dopo. Si è creata una bella rete di solidarietà e voglio che questa mia storia possa essere di esempio e aiuto per altri che si trovano nelle mie stesse condizioni». Ora la donna dovrà terminare i controlli di routine in attesa di poter sottoporsi all’operazione. Intanto la disponibilità e il grande cuore di persone, lontane anche centinaia di chilometri, la stanno aiutando ad affrontare anche questa prova.

Oliviero Maggi

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