CORONAVIRUS – Aggiornamento del 1° aprile

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Riportiamo qui di seguito i dati di oggi relativi all’emergenza in corso.

  • Provincia di Pavia:   2.180 contagiati
  • Provincia di Alessandria:  1.384 contagiati

Il totale dei contagiati dall’inizio dell’epidemia è pari a 44.773 (+1.571) in Lombardia. I tamponi effettuati il Lombardia fino a questo momento sono stati 121.449 .

In Piemonte gli infettati sono stati finora 9.918.

Oggi i deceduti in Lombardia sono 458. Il totale raggiunge quota 6.818.

Sono 70 i decessi di persone positive al test del Coronavirus comunicati questa sera dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte. 8 si sono registrati nella provincia di Alessandria. Il totale è ora di 924 deceduti risultati positivi al virus, di cui 178 ad Alessandria.

L’Unità di Crisi comunica anche che il numero complessivo di pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia: 163 (+36 in più rispetto a ieri). Come ieri, sono semrpre 10 i pazienti guariti finora nell’Alessandrino.

I dati a livello nazionale

  • Attualmente positivi:    80.572 (+2.937). Di questi, 4035 in terapia intensiva, 28403 sono ricoverati con sintomi.
  • Guariti:      16.847 (+1118)
  • Deceduti:      13.155 (+727)
  • Totale positivi:      110.574 (+4782)

“Sono stati trasferiti 103 pazienti dalla Lombardia ad oggi, 7 in più rispetto a ieri. Di questi, 63 erano con il Coronavirus. 30 pazienti sono stati trasferiti, ad oggi, in Germania”. Lo ha dichiarato il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli.

Gallera: “Non possiamo mollare”

“Sarebbe folle vanificare tutto. Capiamo che rimanere in casa con i bambini è faticoso, ma stare chiusi in casa è quello che oggi ci porta a dire che iniziamo a vedere una piccola luce in fondo al tunnel. E se questo avviene è per la capacità di resistere dei cittadini. Non possiamo mollare, bisogna andare avanti cosi’”.

Lo ha detto l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, durante la consueta diretta Facebook sulla pagina di Lombardia Notizie Online per fare il punto sull’emergenza Coronavirus.

“In tutti i presìdi ospedalieri – ha aggiunto – abbiamo una riduzione degli accessi ai pronto soccorso e dei ricoverati. Siamo in una fase in cui rallenta la crescita e continua l’attività sul territorio. Ieri a Milano sono state fatte 72 visite e a Pavia 158. Stanno comunque partendo in tutte le Ats”.

Cirio: “Nessun allentamento delle misure”

Rispetto all’apertura del Governo a brevi passeggiate genitore-figlio, il presidente Alberto Cirio precisa che “proseguiamo con la linea del rigore. Nessun allentamento delle misure di contenimento in Piemonte, dove continuano a valere le regole più restrittive. Bisogna a stare a casa. Solo così vinceremo la battaglia”.

Fontana: “Restano vietate passeggiate”

“In Lombardia vale la nostra ordinanza, restano vietate le passeggiate”: lo dichiara il governatore Fontana. “In Lombardia non cambia nulla rispetto a prima. Il contenuto dell’ordinanza regionale, che scadrà il 4 aprile, continua ad essere valida e fino ad allora i comportamenti che stiamo assumendo dovranno essere mantenuti. Ho parlato con il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, in merito alla circolare emanata nella serata di ieri e oggi, con una lettera ai sindaci, ho ribadito che nella nostra regione tutto resta immutato”.

“Uscire con i bambini? Tutto resta com’era”

“Siete favorevoli o contrari ad uscire con i bambini adesso”? A questa domanda il presidente della Società italiana di Pediatria e membro del Comitato Tecnico Scientifico Alberto Villan ha risposto così:
“Non è questione di essere favorevoli o contrati. Esiste un DPCM che chiaramente indica che non è consentito fare assembramenti; non è consentito uscire di casa se non per una motivata ragione. Quindi, tutto resta esattamente com’era. Credo che comunque, qualora esistano situazioni particolari e si esca di casa con un bambino, rispettando le norme, questo – come prima – si può fare. Ma non c’è nessun motivo perché – faccio un esempio – un bambino di pochi mesi venga portato fuori in carrozzella. Questo non va fatto, sarebbe imprudente. Siamo ancora in una fase in cui esporsi a dei possibili e probabili contagi può essere dannoso per tutti”.

Firmato il nuovo DPCM

“Non siamo nella condizione di poter allentare le misure restrittive che abbiamo disposto. Non siamo nelle condizioni di poter alleviare i disagi a cui vi abbiamo sottoposto. Ragione per cui ho appena firmato il nuovo DPCM che proroga il regime delle misure fino al 13 aprile”. Lo ha detto il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte durante una conferenza stampa in serata.

La proroga varrà dal 4 aprile, alla scadenza delle precedenti misure, fino al giorno di Pasquetta. Vengono rinnovate tutte le misure precedenti, comprese le limitazioni agli spostamenti e la chiusura delle attività non essenziali.
Arriva inoltre una nuova stretta per gli allenamenti sportivi: “L’unica novità di questo decreto riguarda le sedute di allenamento degli atleti. Le sospendiamo. Non sono più consentite; ovviamente gli atleti potranno allenarsi in forma individuale”.
Quanto alle uscite dei bambini: “Vorrei dire che noi non abbiamo affatto autorizzato (…). Abbiamo semplicemente detto che se ci sono dei figli minori, quando i genitori vano a fare la spesa si può consentire l’accompagno di un bambino. Ma non deve essere l’occasione per un genitore di andare a spasso”.

Conte ha parlato anche del MES: “Sono stato molto chiaro con i leader europei. Visto che il dibattito si concentrava sul MES, ho chiarito che lo considero assolutamente inadeguato. Un sistema nato con vecchie logiche, con vecchie regole. Uno strumento nato per shock asimettrici: ma noi stiamo attraversando uno shock epocale. Detto questo, se il MES può essere, in prospettiva, elaborato in forma diversa, snaturato, posto nell’ambito di un ampio pacchetto dove i soldi che abbiamo lì messo vengano resi accessibili a tutti i Paesi, esso può essere uno strumento – tra gli altri che dobbiamo elaborare – per una strategia europea”.

“Proroga fino al 3 maggio? Ipotesi non accreditata”

(AdnKronos) – “Dire oggi ‘primi di maggio o fine di aprile’ non ha senso. Gli italiani devono sapere che il regime di restrizioni è necessario, nel momento in cui vedremo possibilità di allentare questa morsa, saremo i primi a volerlo fare”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte durante la registrazione dello Speciale Accordi e Disaccordi in onda stasera alle 21,25 sul Nove. “Proroga fino al 3 maggio? Ipotesi non accreditata, in questo momento è presto. I nostri esperti aggiornano dati ogni giorno, fino al 20 aprile ci saranno elaborazioni”, ha aggiunto.
“Se sento di avere sbagliato qualcosa? Noi fino adesso abbiamo seguito linearità di criteri. Poi per carità, non sono infallibile, ma è la ragione per cui tornando indietro rifarei tutto insieme al ministro Speranza. Abbiamo detto che la priorità era salute dei cittadini, abbiamo detto che avremmo agito con trasparenza”, ha proseguito.

In arrivo anche un Decreto per le imprese

(AdnKronos) – “Siamo al lavoro per anticipare in un decreto-legge, da adottare subito, le misure più urgenti per dare liquidità alle imprese. Avvertiamo tutta l’urgenza di intervenire prima possibile”. Lo ha detto, a quanto si apprende da alcune fonti presenti all’incontro, il premier Giuseppe Conte nella riunione con i leader di opposizione a Palazzo Chigi.
Conte ha quindi annunciato un decreto per garantire liquidità alle imprese, da affiancare a quello di aprile per le famiglie.

Il sostegno della Chiesa italiana

“La Chiesa, senza rumore e megafono, continua a sostenere in maniera corresponsabile medici, operatori sanitari e malati. È un ritorno dell’attenzione e generosità che tanti cittadini, ogni anno, rivolgono con la destinazione dell’otto per mille alla Chiesa cattolica”. Lo afferma mons. Stefano Russo, segretario generale della Cei, in un’intervista al Sir sul contributo che la Chiesa italiana sta offrendo al Paese per l’emergenza Coronavirus. “È una geografia della carità in continuo aggiornamento. Le diverse iniziative sul piano dell’assistenza caritativa e solidale sono tutte mosse dalla certezza che nel volto sofferente dei nostri fratelli è presente Cristo. È una certezza che viene dal Vangelo di Matteo: ‘Ho avuto fame e mi avete dato da mangiare…’. Parole che sono riferimento imprescindibile per le nostre azioni. Nella situazione attuale, in cui sono messe a nudo tutte le nostre certezze – aggiunge mons. Russo -, riscopriamo il senso e il valore della prossimità, della cura, della relazione… In una parola: della carità, sempre silenziosa, ma operosa”. In particolare, il segretario generale della Cei ricorda che “la prossimità della Chiesa in Italia si esprime ugualmente attraverso segni concreti. In particolare, abbiamo promosso due sottoscrizioni di raccolta fondi: Sostegno alla sanità ed Emergenza coronavirus, con Caritas italiana”.

La Protezione Civile pubblica le distribuzioni

È online il sistema “Analisi Distribuzione Aiuti” (ADA), aggiornato in tempo reale e dedicato a dispositivi ed apparecchiature per il contrasto al Coronavirus, distribuiti ogni giorno dalla Protezione Civile alle Regioni e alle Province autonome per fronteggiare l’emergenza. Il sistema è stato realizzato dagli Uffici del Commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure di contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica.  
Navigando la mappa è possibile conoscere l’articolazione sia quantitativa sia qualitativa dei materiali distribuiti nelle singole Regioni e Province autonome, attraverso una consultazione del dato capillare, che consente di arrivare al dettaglio della singola giornata.

Mascherine e respiratori, ma anche numerose altre tipologie di dispositivi di protezione individuale ed apparecchiature richiesti dalle Regioni e Province autonome sono state distribuite sui territori.

L’elenco completo dei materiali – oltre 40 diverse categorie – è rappresentato sulla mappa che permette quindi un’analisi della distribuzione sul territorio nazionale aggiornata in tempo sostanzialmente reale.

Consulta il sistema “Analisi Distribuzione Aiuti” (ADA), aggiornato in tempo reale

Notizie dai nostri territori: Tortonese

Il sindaco di Tortona, Federico Chiodi, ha fornito gli ultimi aggiornamenti sulla situazione all’ospedale di Tortona. “Le persone ricoverate all’interno della nostra struttura sono 100, di cui 42 residenti a Tortona”.
Il sindaco ha voluto dedicare un pensiero alla scomparsa di Ugo Rozzo, che era stato “anche direttore tra gli anni ’70 e ’80 direttore della Biblioteca Civica e anche di tutti gli istituti culturali del comune. Lo ricordiamo l’ultima volta in una conferenza che aveva tenuto pochi mesi fa. Il nostro cordoglio va alla famiglia, un grande ringraziamento a lui per gli anni di servizio che ha prestato per l’amministrazione di Tortona”.
Procede la distribuzione delle mascherine chirurgiche. “Oggi sono state consegnate, degli 8 lotti arrivati al Comune di Tortona, una parte ai volontari delle SOMS e delle Pro Loco delle frazioni che provvederanno a distribuirle agli abitanti delle frazioni”.
Il sindaco ha aggiunto che “sono state donate al Comune dal Gruppo Gavio 300 mascherine FFP2, che il Comune ha provveduto a donare al Distretto Sanitario e agli operatori che lavorano lì. Sono tra l’altro gli operatori che si occupano dei tamponi a domicilio”.

Il Comune di Castelnuovo Scrivia ha aperto, presso la Banca UBI, un conto corrente dedicato a ricevere donazioni per fronteggiare le emergenze legate al COVID-19 da destinare alle famiglie bisognose. Tutti coloro che vorranno effettuare una donazione volontaria (la somma gode delle defiscalizzazioni previste dalle attuali norme di legge) potranno usare il seguente Codice IBAN: IT65F0311148190000000000980. L’amministrazione comunale, nel ringraziare anticipatamente coloro i quali contribuiranno al mantenimento del necessario equilibrio sociale, informa che predisporrà un adeguato rendiconto delle somme ricevute ed erogate nel rispetto della privacy.

Notizie dai nostri territori: Novese

“I casi positivi riscontrati nella nostra provincia sono saliti a 1384 e anche nella nostra città, purtroppo, gli accertati sono aumentati: ora se ne contano 43. In lieve aumento anche i sottoposti a sorveglianza fiduciaria (quarantena) che ammontano a 94 unità”.
Lo comunica il Comune di Novi Ligure.
“Questi i dati relativi all’Ospedale San Giacomo: su 131 posti letto dedicati, di cui 10 di terapia intensiva e 121 di media intensità, ne risultano occupati 10 di terapia intensiva, 64 di media intensità e 17 in attesa di conferma test”.

Ieri ha diramato un comunicato anche il sindaco di Serravalle Scrivia, Alberto Carbone: “Informo la cittadinanza che il numero di cittadini segnalato alla data odierna è di 6. Ricordo che trattasi di persone sottoposte a provvedimento di isolamento domiciliare fiduciario con scadenza dello stesso. Rinnovo l’esortazione alla cittadinanza al più attento e rigoroso rispetto delle norme igienico-sanitarie e delle disposizioni del Governo relative agli spostamenti”.

Notizie dai nostri territori: Oltrepò

Anche dal Sindaco di Voghera è arrivato un commento alla notizia di ieri circa la possibilità di far uscire i bambini per brevi passeggiate. “Le famiglie che non hanno un luogo dove poter far muovere i bambini è naturale che sentano la necessità di fare uscire i propri figli all’aria aperta, ma mi appello al buon senso dei genitori nell’interpretare il provvedimento in modo equilibrato. E’ comprensibile che dopo un mese sia un problema tenere in casa i bambini, soprattutto per gli stessi bimbi, ma l’attenzione deve rimanere massima e qualche sforzo oggi ci permette di tornare alla vita normale domani. Quindi mi affido al buon senso di ogni cittadino nell’interpretare questa possibilità in modo restrittivo per non vanificare gli sforzi e i sacrifici compiuti finora”.

La città di Voghera è scossa dalla scomparsa di Giampiero Rocca, per anni coordinatore cittadino di Forza Italia, assessore, capogruppo e consigliere in consiglio comunale e provinciale. Era stato anche al timone di ASM dal 2007 al 2010. Da qualche giorno si trovata ricoverato in ospedale a Voghera. Barbieri lo ha ricordato così, con un post su Facebook: “Impossibile trovare le parole tanti anni tra amicizia, soddisfazioni, vittorie, confronti e discussioni. Ciao Giampy”.

Nuova iniziativa dal sindaco di Broni, Antonio Riviezzi: “Ho deciso di donare il mio intero stipendio al Comune di Broni, come ulteriore dimostrazione di vicinanza alla città che amministro e come atto concreto in aiuto alle persone che si trovano in estrema difficoltà economica, a causa dell’emergenza sanitaria in corso. Spero che il mio esempio, fatto in qualità di primo cittadino, venga seguito da altre persone, per aiutare il maggior numero di famiglie della nostra città”.


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