Confermata la chiusura definitiva dell’“Acerbi”

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Non è stato possibile salvare la ditta castelnovese specializzata nella produzione di cisterne

CASTELNUOVO SCRIVIA – Cala definitivamente il sipario sulla ditta castelnovese “Acerbi”, lo storico marchio italiano nella produzione di cisterne per il trasporto di carburante e gpl era stato acquistato nel 2019 dalla Menci Spa, che nel maggio scorso, però, aveva annunciato ai sindacati e alla Rsu la chiusura dello stabilimento castelnovese per una serie di difficoltà, ma soprattutto a causa della guerra in Ucraina. Nei giorni scorsi sono stati firmati dai lavoratori gli ultimi 8 verbali di conciliazione: c’è chi ha accettato l’in- centivo all’esodo e la conseguente richiesta di cassa integrazione proposta al ministero dalla Fiom Cgil e dalla Uilm Uil, rappresentati rispettivamente da Maurizio Cantello e Antonio Bordon; c’è chi, in questi mesi, si è già ricollocato, chi invece ha scelto il percorso dalla Naspi (l’indennità mensile di disoccupazione), in attesa di trovare un nuovo impego. Quando, nella primavera del 2022, la proprietà aveva comunicato la propria decisione, la notizia aveva colto tutti di sorpresa, soprattutto i 48 dipendenti ai quali era stato prospettato un ipotetico ricollocamento in un altro sito in zona o lo spostamento di parte del personale a Castiglion Fiorentino (dove ha sede il Gruppo Menci) e a Treviso. Purtroppo la prima soluzione non ha trovato seguito e i cancelli della ex Acerbi sono stati chiusi per sempre.

Alessandra Dellacà

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