Concerto in onore del Santo Padre
Venerdì scorso alla Guardia di Tortona l’esibizione di 4 cori della Diocesi alla presenza di Mons. Marini
TORTONA – Venerdì 20 giugno nel santuario della Madonna della Guardia si è svolta una serata di festa e di musica caratterizzata dalla condivisione della gioia e dell’affetto per il Papa. Il tradizionale “Concerto in onore del Santo Padre” è stato, ancora un volta, un appuntamento molto partecipato e ha avuto come ospite anche il vescovo Mons. Guido Marini. Voluto dal compianto mons. Giuseppe Scappini, nel tempo è diventato un momento importante e quest’anno, in particolare, ha assunto un significato speciale, perché è avvenuto a poco più di quaranta giorni dall’elezione di Leone XIV. A fare gli onori di casa è stato il Coro “San Luigi Orione” Cappella Musicale Basilica Santuario Madonna della Guardia” di Tortona accompagnato da Alberto Do all’organo e diretto da Enrico Vercesi che, con passione ed entu- siasmo, è stato l’artefice di una vera e propria rassegna canora. A stupire il numeroso pubblico con la maestria delle voci e la varietà dei canti sono stati: la Corale “San Giovanni Bosco” di Torricella Verzate – Mornico Losana con Danilo Coscia all’organo e Matteo Stella alla direzione; “Due Cori un solo Canto” di Castelnuovo Scrivia e Pieve del Cairo supportati da Claudio Trovamala al violino, Guido Coscia all’organo, con la voce del soprano Sara Bonini e la direzione di Lorenza Lombardi e il Coro “NovInCanto” di Novi Ligure accompagnato da Gian Maria Franzin al pianoforte e diretto da Ce- cilia Lee Hyo In. Il rettore del santuario don Alessandro D’Acunto all’inizio del concerto ha rivolto un saluto e un ringraziamento ai presenti e ha letto uno scritto di Don Orione in cui lui parlava del suo affetto filiale al Papa. Dopo le singole esibizioni dei 4 cori, con brani di musica sa- cra e liturgica anche di recente composizione, ha preso la parola il vescovo che ha ringraziato calorosamente il maestro Enrico Vercesi, anima dell’evento, per aver regalato al pubblico «due ore molto belle, intense, emozionanti e di forte spiritualità». Ha poi salutato con affetto e gratitudine don D’A- cunto, la comunità orionina e, soprattutto, tutti i coristi per i quali ha chiesto un forte applauso. Mons. Marini ha ricordato come questo concerto sia tipico del mondo orionino per fare memoria della devozione, della fedeltà e dell’amore di don Orione verso il papa e a questo proposito ha raccontato un aspetto della vita del santo. Si racconta che don Orione tutte le volte che entrava nella basilica di san Pietro a Roma, andava vicino alla statua del santo, che si trova nei pressi dell’altare centrale, si chinava e metteva la sua testa sotto il piede per riaffermare la sua fedeltà e il suo amore al Papa. «Noi – ha detto il vescovo – questa sera compiamo da lontano quel gesto rinnovando la nostra fedeltà, la devozione e l’amore al successore di Pietro che oggi è Leone XIV». Poi, ha proseguito sottolineando la parola “pace” pronunciata dal nuo- vo Papa dopo l’elezione. «La pace – ha aggiunto il vescovo – è presente nel cuore degli uomini quando si vive la gioia dell’amicizia con Dio che abbiamo sperimentato attraverso il canto». Dopo aver sentito nei canti ripetere più volte la frase “Dona nobis pacem”, Mons. Marini ha concluso auspicando che «la gioia dell’amicizia con Dio attraverso la musica, che ha portato pace nei nostri cuori, divenga preghiera per tutti e per il mondo». Dopo le sue parole, tutti i coristi – più di cento – hanno cantato insieme prima Christus vincit, definito dal vescovo «simbolo del- la comunione e la più bella preghiera da rivolgere al Signore» e poi l’inno del Giubileo Pellegrini di Speranza, in un clima di grande emozione e di profonda unione spirituale. La benedizione del vescovo e gli applausi scroscianti hanno scritto il finale di un concerto che sicuramente rimarrà nel cuore di quanti hanno partecipato.