Tre giorni insieme per crescere nella fede

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Un gruppo di ragazzi di Stradella, Casteggio e Voghera all’inizio di gennaio a Brusson

TORTONA – Dal 2 al 4 gennaio un gruppo di ragazzi che frequentano gli oratori di Stradella, Casteggio e Voghera si sono recati in Casa Alpina e ci hanno raccontato la loro esperienza.

Il 2, 3 e 4 gennaio sono stati tre giorni trascorsi in pace con noi stessi e immersi nella natura della Casa Alpina “La Montanara” di Brusson, in Valle D’Aosta. Siamo partiti al mattino con i ragazzi che frequentano le medie degli oratori di Stradella, Casteggio e Voghera, per arrivare prima di pranzo alla Casa Alpina. Dopo esserci sistemati nelle varie camere ed aver pranzato abbiamo da subito iniziato a svolgere delle attività che noi animatori avevamo preparato nelle settimane precedenti guidati dal racconto biblico di Giuseppe. Le attività del primo giorno sono state caratterizzate dal tema del Sogno, alternando momenti di preghiera e di riflessione per lasciare spazio al gioco nella serata a quiz che ha visto coinvolti tutti i ragazzi. Il secondo giorno, invece, aveva come tema la fraternità. Ci siamo recati in mattinata alla pista di pattinaggio del paese, accompagnati anche da don Daniele Lottari, don Cristiano Orezzi e suor Patrizia Gestro: una mattinata unica e molto divertente. Nel pomeriggio dopo le attività e la riflessione abbiamo guardato “Il mio primo Natale”, il film di Ficarra e Picone che ci ha permesso di riflettere sul significato vero e proprio del Natale. Nella serata, aiutati da don Daniele, abbiamo potuto continuare la riflessione mettendo a tema noi stessi e le nostre fragilità. Questo momento è stato seguito da una festa con musica, balli di gruppo e giochi! L’ultimo giorno aveva come tematica principale la Provvidenza e dopo aver svolto l’ultima attività di gioco e riflessione sul tema, terminata la Messa conclusiva, dopo pranzo abbiamo caricato le valigie sul pullman e ci siamo diretti verso casa. Ai ragazzi è stato chiesto di realizzare una lettera con dei loro pensieri riguardanti i tre giorni, nella quale hanno potuto raccontare le impressioni e le emozioni vissute insieme, in Casa Alpina, “dove veramente il cuore riposa e l’ansia scompare, dove si stacca la spina e ci si diverte, ma anche dove ci sono momenti in cui ci si può fermare e riflettere” come ha scritto uno dei partecipanti.

Davide Occhiuzzi

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