“Terre”: si voterà il 18 febbraio

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Fissata la data per le elezioni del nuovo consiglio

BRONI – È stata fissata per venerdì 18 febbraio, alle 13, nella sede di via Sansaluto a Broni, l’assemblea dei soci della cantina “Terre d’Oltrepò” che dovrà eleggere il nuovo consiglio di amministrazione dopo che quello precedente, guidato da Andrea Giorgi, è stato sfiduciato a larga maggioranza. La convocazione è stata fatta dal collegio sindacale dell’azienda che, come prevede la normativa, ha preso in mano le redini dell’azienda, occupandosi dell’ordinaria amministrazione. Prima del voto, l’assemblea dovrà definire il numero di componenti del Cda, che può andare da un minimo di 9 ad un massimo di 13 (attualmente sono 11, di cui uno deve essere espressione di Confcooperative, mentre i membri del Cda sfiduciato non si possono candidare), e i gettoni di presenza da assegnare agli amministratori per la loro attività. Il collegio dei revisori, inoltre, ha fatto sapere che la riunione si terrà in presenza, salvo l’introduzione di nuove restrizioni a livello nazionale (zona rossa) o provvedimenti anti assembramento da parte di sindaco o prefetto, quindi sarà possibile partecipare al massimo consegnando la delega a un altro socio.

La votazione avverrà a scrutinio segreto.

Entro lunedì a mezzogiorno, invece, dovranno essere depositate presso gli uffici della cantina le candidature: e proprio per questo i soci che hanno presentato la mozione di sfiducia sono al lavoro per definire la squadra di governo che chiederà il consenso della base. Non si conoscono ancora i nomi, ma il gruppo ha ribadito la volontà di arrivare a una lista unitaria, che tiene insieme le varie anime della cantina, in modo da garantire la massima condivisione. «Il nuovo Cda sarà espressione di tutte le correnti interne alla cantina, in modo da garantire una rappresentatività anche ai vari territori che fanno riferimento all’azienda. – commentano i soci – I posti in lista saranno limitati, ma vogliamo coinvolgere il maggior numero di persone possibili, che devono mettersi a disposizione per il bene della cantina nei vari ambiti e secondo le loro capacità». I soci, inoltre, stanno lavorando anche per trovare figure professionali da affiancare al consiglio nella direzione di “Terre”: «Basta con il Cda che accentra tutte le funzioni, servono dei manager competenti che affianchino i consiglieri. – concludono – Abbiamo già avviato diversi contatti, ma al momento è prematuro parlarne. Stiamo impostando anche il piano industriale e una nuova organizzazione più snella ed efficace».

Oliviero Maggi

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