Risarcimenti alle aziende distrutte

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Dopo il nubifragio in Valle Versa della scorsa estate arrivano i contributi. Ma i privati non sono considerati

CANNETO PAVESE – Via libera del Governo alla richiesta di calamità naturale che la Regione Lombardia aveva formulato per le aziende agricole dell’Oltrepò pavese colpite dal maltempo di fine luglio dello scorso anno. Al termine dei sopralluoghi effettuati sul posto dai tecnici della Protezione civile, la Regione aveva circoscritto l’area maggiormente devastata dal nubifragio di acque e fango ai Comuni di Cigognola, Canneto Pavese, Santa Maria della Versa e Montecalvo Versiggia, stimando danni per circa 3,6 milioni di euro. Nei giorni scorsi, il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, su sollecitazione anche della deputata pavese Paola Chiesa, ha firmato il decreto “declaratoria eccezionali avversità atmosferiche verificatesi nei territori della Regione Lombardia dal 26 al 27 luglio 2022”, che riconosce lo stato di calamità naturale e dà il via libera ai risarcimenti nei confronti delle aziende agricole che avevano inoltrato la richiesta danni subito dopo il maltempo. «Sono molto soddisfatta per questo provvedimento, anche perché ricordo bene quei drammatici momenti. – commenta la deputata di Fratelli d’Italia, che ha provveduto a informare tempestivamente i sindaci dei quattro Comuni – È stata dichiarata l’esistenza del carattere di eccezionalità degli eventi calamitosi per i danni causati alle strutture aziendali in cui possono trovare applicazione le specifiche misure di intervento previste dalla Legge. Le istanze del territorio che rappresento in Parlamento sono state portate avanti e accolte».

Il maltempo della scorsa estate aveva messo in ginocchio parecchie aziende agricole della zona, sia dal punto di vista della produzione, con la grandinata che ha devastato i vigneti soprattutto in Alta Val Versa, sia dal punto di vista dei danni alle strutture con allagamenti, fabbricati compromessi e macchinari fuori uso. Emblematico era stato il caso della cantina di Monteveneroso dell’azienda agricola Giorgi, dove la furia dell’acqua aveva sventrato un capannone, spostando di decine di metri vasche e mezzi. Se per le attività agricole si è sbloccata la partita dei risarcimenti – ora il decreto del ministero dovrà solo essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale – non si può dire lo stesso per quelli di privati cittadini ed enti pubblici, visto che la Regione non è riuscita a formulare un’analoga richiesta di calamità naturale: eppure, le stime raccolte dalla Provincia subito dopo il maltempo parlavano di 4 milioni di danni nel pubblico (strutture e strade) e 10 milioni tra privati e aziende agricole.

Oliviero Maggi

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