Novi alle Olimpiadi con Luca Lovelli

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Alla Giornata dello Sport il racconto dell’inviato

NOVI LIGURE – Sabato scorso al Museo dei Campionissimi, co-me per magia, è sembrato di trovarsi a Tokio, mentre il giornalista Luca Lovelli, firma del settimanale Il Popolo, raccontava le sensazioni e le emozioni che ha provato durante la sua esperienza da inviato alle Olimpiadi 2021.

Durante la “Giornata dello Sport”, organizzata dall’Assessorato allo Sport e dalla Consulta sportiva comunale, Massimo Delfino, caposervizio de La Stampa, ha “bombardato” Luca con una serie di domande alle quali sono seguite delle risposte puntuali e dettagliate.

Una gradita sorpresa iniziale è sta- to il collegamento audio con Igor Cassina, attualmente allenatore di ginnastica artistica, che nel 2004 ha vinto l’oro ai Giochi olimpici di Atene con la sbarra. Quest’anno Cassina ha avuto il merito di portare la ginnasta Vanessa Ferrari, alla conquista della medaglia d’argento nel “corpo libero”, giusto premio alla fine di una brillante carriera, oltre a un bronzo nella “ginnastica ritmica” a squadre.

L’assessore allo Sport, Andrea Sisti, ha affermato che la giornata è stata un omaggio allo sport da vivere non solo in senso agonistico ma anche nella sua «vocazione sociale e comunitaria».

Dopo aver ricordato gli atleti legati al territorio locale che hanno partecipato in passato alle Olimpiadi, Delfino, contento che questa volta ci fosse un inviato speciale “sul pezzo”, ha provocato Luca affermando che lui era a Tokyo da “privilegiato” e da “prigioniero”.

«È vero, in un certo senso ho vissuto da “prigioniero” – ha replicato Luca – poiché ci si poteva muovere solo lungo percorsi prestabiliti, con limitazioni negli spostamenti e negli orari. Però anche da “privilegiato” perché negli stadi semivuoti, ho potuto assistere ad eventi sportivi che, visti i brillanti e talvolta insperati risultati ottenuti con ben 40 medaglie conquistate, mi hanno emozionato tantissimo.

Ho avuto la fortuna di poter seguire le gare che più mi interessavano, soprattutto quelle riguardanti gli atleti alessandrini o dove teoricamente c’erano maggiori probabilità di successo. Poter intervista- re gli atleti in diretta e fotografarli, è stata un’emozione unica».

Ha poi ricordato un evento “speciale”: «Alla fine della gare ufficiali, a stadio deserto, in accordo con il servizio d’ordine, abbiamo organizzato una gara di corsa sui centro metri piani tra improvvisati “atleti”, cioè noi giornalisti. Un avvenimento davvero unico». All’incontro ha partecipato, in diretta video dal centro sportivo dell’Acqua Acetosa di Roma, anche il judoka novese Luigi Guido, responsabile della Federazione Italiana Arti Marziali, presente alle Olimpiadi di Barcellona, Atlanta e Sidney. I suoi ragazzi hanno conquistato la medaglia d’oro nel Karate/Kumite con Luigi Busà, un argento e tre bronzi. Luca, con un po’ di emozione, ha concluso con un ricordo personale: «Ho avuto la fortuna di vedere in diretta, in vasca “dal vivo”, l’ultima gara di nuoto di Federica Pellegrini, che considero l’atleta donna più forte in assoluto del nostro Paese, capace di conquistare cinque finali consecutive nei 200 metri stile libero». Un caloroso applauso ha concluso l’intervista durante la quale, su tre grandi schermi, scorrevano le foto più significative della trasferta giapponese.

Vittorio Daghino

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