Lotta all’amianto, due novità per Broni e Stradella

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L’obiettivo è aiutare i privati per la bonifica

BRONI – Doppia importante novità sulla questione amianto. Da un lato l’estensione del “Sito di interesse nazionale” agli interi territori comunali di Broni e Stradella, dall’altro l’approvazione del terzo lotto di bonifica dell’ex area industriale Fibronit. I due centri oltrepadani puntano a reperire fondi ministeriali per dare un contributo ai privati che devono ancora la fibra tossica

Antonio Riviezzi

«L’avvio della fase istruttoria è avvenuto con la modalità della videoconferenza – spiega il sindaco di Broni, Antonio Riviezzi – a causa delle misure precauzionali assunte in questi giorni per il Coronavirus. In collegamento, oltre alle amministrazioni comunali di Broni e Stradella, c’erano i referenti di Ministero dell’Ambiente, Regione Lombardia, Provincia di Pavia, Arpa e Ats. Da parte nostra abbiamo avuto modo di iniziare a esporre le ragioni per cui chiediamo la riperimetrazione del Sin, riconducibili essenzialmente a due fattori: gli studi epidemiologici, che pongono i nostri territori in te-sta alla classifica nazionale sull’incidenza delle patologie asbesto correlate, e il numero di coperture contenenti amianto. In merito a quest’ultimo dato, voglio ricordare come uno studio da noi commissionato, ed effettuato con l’ausilio di aerodroni, abbia identificato a Broni circa 100 mila metri quadra-ti di coperture al di fuori del Sin. Il nostro obiettivo – aggiunge Riviezzi – è quello di ottenere fondi pubblici da destinare ai privati per la rimozione dell’amianto, una spesa che le famiglie spesso non riescono ad affrontare da sole».

Poi è arrivato il via libera della giunta al progetto del terzo lotto, già finanziato dal Ministero dell’Ambiente con un importo di 16 milioni di euro. «Ora dobbiamo attendere la validazione da parte deGli enti preposti. – riprende il primo cittadino di Broni – A breve, inoltre, andranno a concludersi i lavori del secondo lotto, con i quali è stato rimosso interamente l’amianto».

Il terzo lotto prevede il completamento della rimozione dei rifiuti ancora presenti all’interno dei capannoni a seguito dell’intervento eseguito nella seconda fase; la bonifica da amianto delle superfici esterne degli edifici industriali; la bonifica della palazzina che ospitava gli uffici, situata all’ingresso del Sin; la demolizione delle strutture industriali (in parte contaminate e in parte non contaminate da amianto), comprese le pavimentazioni; la rimozione delle fognature interrate rimanenti; lo smaltimento dei rifiuti; le attività di monitoraggio dell’Agenzia regionale per l’ambiente (Arpa) e Ats di Pavia per l’intero intervento.

Franco Scabrosetti

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