Le scuole cattoliche vogheresi pregano insieme per Natale

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Il 14 dicembre in duomo la Messa presieduta dal vescovo per gli istituti “Santachiara” “Santa Caterina” e “Sacra Famiglia”

VOGHERA – Giovedì 14 dicembre, nel Duomo, il vescovo ha presieduto la Messa di Natale per gli alunni del “Santachiara” di Voghera che quest’anno ha coinvolto anche le altre due scuole cittadine, gestite dalle suore agostiniane e benedettine. È stato un bel segno di un’unitarietà per le tre realtà nei percorsi educativi che hanno come riferimento principale il Vangelo e per le quali si auspica una crescente capacità di collaborazione e integrazione. Erano presenti i bambini della scuola dell’infanzia, della primaria, i ragazzi e ragazze della secondaria di primo grado con suore e insegnanti degli istituti “Santa Caterina” e “Sacra Famiglia” e poi studenti e docenti dell’istituto diocesano “Santachiara” che comprende il liceo sportivo e quello di scienze applicate e i Corsi di Formazione Professionale (estetica, acconciatura, commercio, termoidraulica ed elettronica). A presiedere l’Eucaristia è stato il vescovo che, con grande affetto, ha aiutato i presenti a vivere un raccolto momento di preghiera e li ha invitati a chiedere a Gesù di vivere il Natale come l’incontro con una persona viva, a guardare al Figlio di Dio fatto bambino come al senso autentico della vita e alla risposta a ogni desiderio di bene, di verità e di libertà. Mons. Marini ha, poi, esortato ad assomigliare a Gelindo, statuina tipica del presepe piemontese, che per primo va alla grotta per incontrare Gesù e di essere come l’Incantato, che ammira con meraviglia e stupore questo scenario di gioia profonda. Al termine della Messa, concelebrata da don Paolo Padrini, segretario del vescovo, alla quale hanno preso parte il parroco don Cristiano Orezzi, il diacono Gianni Ottoboni, il vescovo ha salutato Simona Virgilio, vicesindaco della città che rappresentava il Comune, e tutti i ragazzi, con i loro insegnanti. L’Eucaristia natalizia è stata una tappa importante soprattutto per alcuni studenti del “Santachiara” e per una loro nuova insegnante, suor Patrizia Gestro (nella foto), della congregazione delle Figlie di N.S. della Neve, che ha raccontato il percorso di preparazione. «Dal mese di settembre – scrive – ho iniziato a insegnare al “Santachiara” di Voghera con un po’ di trepidazione e tanta gioia per la nuova esperienza accanto ai giovani che mi permette di imparare a conoscerli nelle loro ansie, fragilità, desideri e speranze, per stare loro accanto nelle dinamiche quotidiane e proporre itinerari di crescita umana e spirituale». «Sono rimasta da subito – aggiunge – molto colpita dalla loro disponibilità all’ascolto e dall’essere stata accolta con grande semplicità. Spesso si pensa che i giovani vivano in qualche modo il momento presente senza farsi troppi problemi, in realtà entrando in punta di piedi nel loro mondo, scopro in molti di loro una grande sensibilità e apertura nell’attivare percorsi di conoscenza e riflessione. Ogni settimana ci ritroviamo per un’ora di dialogo e confronto su vari temi: religione, attualità, amicizia, eventi… Con un gruppo di circa 20 studenti abbiamo vissuto “la tre giorni in Canonica” a Voghera, nella stessa sede dove si svolgono le settimane comunitarie con gli alunni delle scuole superiori, che è stata un’ulteriore opportunità di instaurare un rapporto più libero e farsi coinvolgere ancor più personalmente». «Nelle scorse settimane – conclude – abbiamo riflettuto insieme sul vero significato del Natale anche grazie all’incontro tenuto da don Cristiano nel teatro “San Rocco” che ci ha preparati a vivere il momento della Messa in Duomo di giovedì scorso».

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