La stele ritorna a “casa”

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Collocato nel parco della scuola il simbolo in memoria dei Martiri della Benedicta

NOVI LIGURE – A 80 anni dalla strage della Benedicta, avvenuta tra il 6 aprile e l’11 aprile 1944, che costò la vita  circa 150 partigiani presso Capanne di Marcarolo, nel comune di Bosio, l’Amministrazione comunale novese, in accordo con Isral (Istituto per la storia della resistenza e della società contemporanea della provincia di Alessandria) e con l’associazione “Memoria della Benedicta”, la scorsa settimana ha ricollocato la stele bronzea in memoria dell’evento all’interno dell’area della scuola primaria “Martiri della Benedicta”. Il monumento, a seguito delle opere di ristrutturazione urbana, era posizionato nell’area antistante la stazione ferroviaria, oggi piazza Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, all’interno di un’aiuola non facilmente visibile dai pedoni. Per questo motivo la presidente dell’Anpi novese, Graziella Gaballo, subito dopo il suo insediamento, ha fatto presente la necessità di una migliore collocazione per quella stele “che ricorda i tragici fatti avvenuti alla Benedicta e la conseguente deportazione verso i campi di concentramento di molti partigiani combattenti fatti prigionieri durante il rastrellamento effettuato dalle truppe nazifasciste”. Sua la proposta di metterla all’interno del parco che costituisce parte integrante del plesso scolastico di via Rattazzi, intitolato ai Martiri della Benedicta. Il 10 aprile si è svolta la cerimonia di scopertura della stele, alla presenza della dirigente dell’Istituto comprensivo 2 Silvia Borsano, del sindaco di Novi Ligure Rocchino Muliere, della presidente dell’Anpi novese Graziella Gaballo, del presidente dell’Isral Mariano Santaniello e del presidente dell’associazione “Memoria della Benedicta”, Daniele Borioli.

Vittorio Daghino

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