Presentato il progetto “TeRA SoRA”: come “preparare il terreno”

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A Rocchetta Ligure il convegno sulle potenzialità di 30 paesi

ROCCHETTA LIGURE – Sabato 9 luglio è stato presentato il progetto “TeRA SoRA”, che ha coinvolto il territorio. I risultati della ricerca curata dall’Università di Genova sono stati oggetto di un dibattito a Palazzo Spinola che ha visto presenti molti protagonisti del lavoro. A partire dall’Università di Genova con Antonella Primi che è stata moderatrice e Rebekka Dossche fra le anime dell’iniziativa.

Con lei sono intervenuti Giulia Cutello (Riabitare l’Italia), Alessandro Valle (SrlEtaCarine), Nicola Gabellari (Università di Trento), Valentina Pescina (istituto catalano di archeologia classica), Diego Moreno oltre a Irene Zembo presidente di “Borberambiente” e Sergio Pedemonte, due geologi della Val Borbera, appassionati studiosi della valle che stanno curando una mappatura dei luoghi abbandonati. Nel pomeriggio si è svolta la tavola rotonda moderata da Francesco Di Meglie (Nuova economia in montagna) che ha visto gli interventi di Marco Bussone, Carlo Buscaglia, Lorenzo LìMulier, Ottavio Rbe e Anna Stagno, insieme ai 48 stakeholders che hanno preso parte in forma attiva alla ricerca nelle valli Curone, Grue, Ossona, Borbera e Spinti, per mappare, con le comunità locali, le potenzialità e le criticità del territorio. “TeRA SoRA” che in dialetto si traduce in “terra pronta per essere seminata”, esprime il significato del progetto stesso, cioè “preparare il terreno” per individuare le potenzialità e le criticità di un territorio che comprende 30 Comuni su 4 valli (Borbera, Spinti, Curone, Ossona e Grue). Il fine è quello di permettere alle Unioni di Comuni di intercettare eventuali fondi europei partendo da una comunione di intenti. Uno strumento quindi che da un lato serve per conoscere i posti e dall’altro per migliorare la qualità della vita.

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