Il primo brindisi con il “914”

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Il nuovo vino champenois delle Cantine Volpi

TORTONA – C’è tutta la forza imprenditoriale, la sensibilità sociale e la passione per il proprio mestiere nell’immagine di famiglia che ritrae Carlo Volpi insieme alla moglie Laura e al figlio Marco (nella foto), in occasione del brindisi nel ristorante di Anna Ghisolfi (che ha appena ricevuto la “Forchetta” del Gambero Rosso), organizzato per fare il punto sulla vendemmia 2021, presentare in anteprima il primo vino metodo champenois chiamato “914” e annunciare l’adesione allo standard “Equalitas-Vino Sostenibile”.

«È stata un’annata con gli occhi perennemente rivolti al cielo – ha raccontato Carlo Volpi, proprietario delle omonime Cantine tortonesi – segnata da alcune grandinate e dal perdurare della siccità, che hanno ridotto di almeno un 10 % la produzione. La vendemmia scarsa in quantità, però, darà vita a vini longevi di grande corpo ed eleganza. Per sostenere i nostri piccoli produttori della zona in questi momenti di difficoltà, abbiamo, inoltre, deciso di anticipare al 15 dicembre il pagamento del 100% delle uve conferite».

Per Carlo il 2021 è un anno importante e pieno di emozioni: nel 1921, cento anni fa, nasceva suo papà Giovanni. È il figlio Marco Volpi a parlare del “914”: «È l’esordio di Cantine Volpi nel Metodo Classico: oltre a completare la gamma delle nostre bollicine Rosé e Cortese Spumante, conferma ancora una volta la versatilità del terroir dei Colli Tortonesi». E poi c’è la volontà di restituire al territorio che tanto dà a questa famiglia di imprenditori e alla squadra che lavora con loro: «Un’edizione limitata di 600 bottiglie di pregiato Timorasso annata 2016 è stata messa in vendita a dicembre 2020 per sostenere il “Piccolo Cottolengo” Don Orione di Tortona in occasione dei suoi 80 anni di attività e ha permesso di raccogliere 4000 euro. Riproporremo la nostra iniziativa e per questa edizione il partner a cui devolveremo sarà “Matteo 25”, l’associazione tortonese che si occupa del dormitorio cittadino, offrendo un posto caldo e assistenza soprattutto nei mesi invernali».

Alessandra Dellacà

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