Il 70° della “Società Medico Chirurgica Tortonese”

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Il convegno venerdì scorso al quale è intervenuto anche il vescovo

TORTONA – Nel pomeriggio di venerdì 30 settembre la Società Medico Chirurgica Tortonese ha festeggiato il suo 70° compleanno con un convegno che si è tenuto presso l’auditorium della Cassa di Risparmio di Tortona. Ne sono sta-ti relatori Piero Bonadeo, Francesca Pasquali e Luigi Prati.

Dopo l’introduzione ai lavori del presidente della Società, Claudio Massolo, il vicesindaco di Tortona, Fabio Morreale, ha ringraziato il personale sanitario di Tortona per il generoso aiuto prestato durante le fasi più critiche dell’epidemia di Covid e ha letto un messaggio di saluto e di gratitudine del sindaco Federico Chiodi. È seguito un bre-ve intervento di Mons. Guido Marini, vescovo della nostra Diocesi, che, con parole commosse, oltre a rilevare l’impegno della sanità tortonese a favore della salute della cittadinanza, in particolare nei momenti più dolorosi del recente passato, ne ha messo in luce l’attività improntata ai principi della cultura di prossimità e di vicinanza ai problemi dei pazienti, e l’attenzione verso le persone più deboli e bisognose di aiuto.

Il convegno è iniziato con un’interessante e circostanziata relazione di Bonadeo, che ha offerto un’ampia panoramica sulla vita della Medicina tortonese, a partire dai secoli passati, soffermandosi sulle figure e sulla professionalità di alcuni suoi autorevoli rappresentanti. Ha successivamente preso la parola la Pasquali, responsabile della struttura di Vulnologia dell’ASL di Alessandria, che ha illustrato il funzionamento dell’unità operativa da lei diretta, consistente nel portare a casa del paziente, ovunque si trovi, la medicina specialistica.

Per questo si parla di Vulnologia “bedside”; quest’ultimo è un termine inglese, traducibile con la parola italiana “capezzale”.

Grazie alla “Vulnologia bedside”, che, dobbiamo sottolinearlo, è già una realtà pienamente operativa, i malati cronici, fragili e a letto, hanno la possibilità, tramite una prenotazione presso un CUP della regione Piemonte, prenotazione effettuata con un tablet e una mail, previa impegnativa dematerializzata, di ricevere la visita del personale sanitario specializzato a casa propria. In questo modo, ha osservato la dottoressa, si è in grado «di portare ai pazienti e alle famiglie conforto nel dolore delle piaghe e medicazioni avanzate di alto livello». Il supporto per le procedure di prenotazione e per l’utilizzo del tablet è interamente fornito dall’unità operativa. Quindi, nessuna preoccupazione nel caso in cui il paziente non disponga degli strumenti o delle competenze per interagire con il personale sanitario. Il lavoro della Pasquali e della sua équipe anticipa quella che sarà la Medicina di un futuro che ci auguriamo prossimo, vale a dire la Telemedicina, grazie alla quale si potrà disporre di un aiuto medico-specialistico da casa. La relazione finale, di Luigi Prati, ha tracciato un quadro in chiaroscuro della Medicina attuale e delle sue prospettive. In particolare, secondo il relatore, l’intelligenza artificiale non dovrà mai sostituirsi alla figura del medico. Ciò è indubbiamente vero, perché le procedure seriali utilizzate dall’intelligenza artificiale non permettono di prendere decisioni su alternative che non siano predefinite, al contrario della duttilità dell’intelligenza u- mana, che, pur incomparabilmente più lenta in talune operazioni, è capace di affrontare nuovi problemi e di prendere decisioni su tematiche mai affrontate.

Da rilevare, infine, che, con la presidenza di Claudio Massolo e con l’apporto organizzativo di Massimo Galluzzi e di tutto il direttivo, la Società Medico Chirurgica Tortonese ha acquisito una vitalità sconosciuta negli anni precedenti, vitalità che si è concretizzata, tra l’altro, in diverse iniziative di ottimo livello culturale in ambito medico.

Pier Luigi Baldi

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