Fare sport all’aperto nelle aree verdi

Visualizzazioni: 830

NOVI LIGURE – Uno spazio dedicato al fitness in cui giovani e adulti possono fare attività all’aperto, una zona dedicata all’arte e un’ipotesi di gardening comune, in cui cittadini di ogni età possono gestire aree verdi e orti.

Queste le idee proposte lunedì 25 ottobre al Museo dei Campionissimi dagli studenti del liceo “Amaldi” e dell’istituto “Ciampini – Boccardo” a conclusione della prima fase del progetto “Nuove Ri- generazioni urbane – Giovani idee per la riqualificazione e la riappropriazione degli spazi pubblici”.

Si tratta del risultato del processo di costruzione partecipata di uno spazio aperto, polifunzionale e dinamico.

«Apprezzo particolarmente il percorso di progettazione condivisa, molto interessante come metodologia di coinvolgimento dei cittadini nelle scelte che l’Ente deve operare», commenta Andrea Sisti, assessore comunale a Cultura e Sport, intervenuto al ciclomuseo insieme a Marisa Franco, assessore al Welfare, e al sindaco Gian Paolo Cabella.

Il primo cittadino novese ha annunciato che l’amministrazione intende realizzare a breve, nel parco dell’ex Isola dei bambini, la proposta relativa alle attività sportive all’aperto, acquistando e installando le attrezzature per il fitness, mentre saranno valutate pure le altre idee. Cabella ha spiegato anche come il Comune abbia già elaborato la candidatura per il bando regionale relativo ai parchi giochi diffusi. Il piano proposto dai ragazzi prevede il coinvolgimento di personal trainer, insegnanti di yoga e professionisti del settore con i quali organizzare delle giornate a tema nel nuovo “Novi Park Gym”, con tanto di campagna di comunicazione capillare sui social portata avanti da atleti e influencer per promuovere le attività.

Un’area sicura nella quale allestire una pista ciclabile per bambini con segnaletica stradale, sulla scia del- l’esempio del parco “Crescenzio” di Torino già diventato realtà.

Tra le idee degli alunni anche quella della posa di cyclette in grado di alimentare energia elettrica grazie alle pedalate, utilizzabile poi da una postazione dedicata allo smart working.

Luca Lovelli

Commenti: 0

Il tuo indirizzo mail non sarà reso pubblico. I campi obbligatori sono segnati con *