Covid a scuola: 3 classi chiuse a Voghera e 1 a Casei Gerola

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Intanto in Valle Versa gli alunni seguono le lezioni all’aria aperta nei parchi. Al via i test rapidi

VOGHERA – Il Covid inizia a mettere a dura prova le scuole e in alcuni istituti, a meno di un mese dall’avvio delle lezioni, è già emergenza. Con problemi che interessano decine di famiglie. A fine settembre, in provincia di Pavia, secondo i dati giunti dall’Ats, risultano 21 le classi finite in quarantena.

A Voghera, il primo caso si era verificato a San Vittore dove ad essere positiva era stata una maestra e di conseguenza 22 bambini di una quinta elementare sono stati costretti a rimanere a casa. Non possono tornare a scuola anche 18 ragazzi di prima della media “Plana” che si trova nella sede principale di via Dante.

Potranno rientrare in aula solo da mercoledì 7 ottobre, dopo essersi sottoposti al tampone. Infine, è a casa una terza elementare di 28 bambini della “Pascoli” che fa parte dell’istituto comprensivo “Pertini”. Sale così a 3 il numero complessivo di classi in quarantena a Voghera.

Anche nel comune di Casei Gerola si è verificato un caso. Qui, in una prima elementare, un bimbo aveva evidenziato sintomi sospetti. Naturalmente la classe è rimasta chi-usa.

La scuola, con fatica, ha provato e sta provando a rimettersi in piedi dopo il lockdown, riscrivendo le sue regole per garantire una maggiore sicurezza. I docenti preoccupati salgono in cattedra rispettando le regole. I bambini sono costretti a rimanere quasi immobili con un margine di sconfinamento consentito solo con la mascherina. Il Comitato Tecnico Scientifico ha intanto dato il via libera ai test rapidi che sono in grado di dare un risultato di positività nel giro di 15 minuti.

La gestione dell’emergenza Covid non è di certo facile e in molti comuni e istituti scolastici si stanno studiando delle soluzioni volte a diminuire il pericolo di contagio. In Valle Versa è partito un progetto originale: si fa lezione all’aria aperta, nei parchi, riuscendo così a rispettare ancora di più le disposizioni anti-Covid. Si tratta di un’alternativa alla scuola tradizionale già molto diffusa nei Paesi del Nord Europa e che ora sta avendo successo in 18 scuole della valle, di cui 8 scuole d’infanzia, 6 primarie e 4 scuole secondarie di primo grado. Un’iniziativa voluta da Patrizia Smacchia, dirigente dell’istituto scolastico comprensivo Valle Versa. Tutte le ore di lezione si svolgono fuori dalle quattro mura, a stretto contatto con il territorio. Solo il momento della refezione rimane al chiuso. Per il buon funzionamento di questo progetto scola- stico è stato fondamentale il supporto degli alpini di Rovescala e dell’associazione Autieri di Santa Maria della Versa. I volontari hanno donato due tensostrutture. Questa iniziativa ha spinto molti sin- daci della zona a trovare nuove sedi al coperto diverse dalle aule scolastiche. La Provincia di Pavia sta per mettere a disposizione del territorio 10 tendoni per ospitare palestre e classi.

A livello nazionale in cima per il numero di casi registrati tra i banchi ci sono la Lombardia, il Lazio, il Veneto e la Toscana.

Le scuole superiori sono le più colpite (31,5%), seguite dalle scuole elementari (24,6%), dell’infanzia (21,3%), media (14,8), istituti comprensivi (4,2%). I positivi nel 74,7% dei casi sono gli studenti, nel 12,5% dei casi i docenti.

Mattia Tanzi

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