CORONAVIRUS – 2 maggio 2020. Le notizie del giorno

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SOMMARIO

Notizie dai nostri territori:
TORTONA – Il modulo per il take-away
CASALNOCETO – Distribuiti i DPI
NOVI L. – Ok asporto da lunedì: le regole
VIGNOLE B. – Altri messaggi anonimi
RIVANAZZANO T. – Riaprono gli uffici
CODEVILLA – Greenway aperta lunedì

Dalle regioni:

Bonus Piemonte per 37mila aziende
Le iniziative contro la violenza di genere

Notizie nazionali:

Sono uscite le FAQ del Governo
Si torna al lavoro: i numeri
La bozza del nuovo Decreto
Conte non esclude aperture anticipate
Le mascherine a 50 cent
Dall’Europa le mascherine FFP2
Bill Gates chiama Conte
Bassetti assicura “vicinanza della Chiesa”

Notizie dai nostri territori

TORTONA – È disponibile sul sito del Comune di Tortona, per i pubblici esercizi, il modulo necessario ad effettuare il servizio da asporto. In città sarà possibile effettuare l’attività di take away soltanto dalle ore 6 alle 21. Tutti gli ordini dovranno essere prenotati da remoto e non sarà possibile consumarli in loco o nelle vicinanze del locale. Al momento del ritiro sarà consentito l’ingresso nel locale a un solo cliente per volta. Durante la coda sarà necessario mantenere una distanza di almento 2 metri fra i clienti. È inoltre obbligatorio per gli esercenti mettere a disposizione degli addetti e degli utenti soluzioni disinfettanti per l’igiene delle mani.

CASALNOCETO – Nella giornata di oggi le famiglie di Casalnoceto hanno ricevuto nella cassetta della posta una busta contenente guanti e mascherina. La consegna è avvenuta in collaborazione con la Pro Loco.

NOVI LIGURE – Analoghe misure sono state varate anche a Novi. Per avviare il servizio di asporto le attività interessate devono dare comunicazione all’Ufficio Commercio. Il servizio sarà valido nel rispetto di questedisposizioni: distanza minima di 2 metri fra cliente e operatore, e fra clienti in coda; prodotti ordinabili soltanto via remoto; ritiro dei prodotti precedentemente ordinati per appuntamenti dilazionati nel tempo, allo scopo di evitare assembramenti all’esterno, e con presenza nel locale di un solo cliente alla volta; divieto di consumo dei prodotti all’interno dei locali e nelle immediate vicinanze; mascherina obbligatoria per clienti e personale in servizio. L’attività di ristorazione da asporto sarà possibile dalle 6 alle 21.

VIGNOLE BORBERA – Un nuovo caso di messaggi intimidatori alla volta dell’Amministrazione. Un cartello affisso dal Comune, che disponeva la chiusura di un’area verde, è stato imbrattato da un anonimo con insulti alla del sindaco e un sollecito a “ripartire”. Il primo cittadino Giuseppe Teti ha commentato: “Spero che il furbacchione che ha scritto sui cartelli del Comune abbia ben presente cosa significa essere intubati”.

RIVANAZZANO TERME – Riapre il 4 maggio l’Ufficio Protocollo/URP, esclusivamente per informazioni, appuntamenti ed esigenze urgenti e indifferibili. L’orario di apertura è dal lunedì al sabato dalle ore 9 alle 12. L’accesso sarà limitato esclusivamente ad una persona comunque munita di mascherina o, in subordine, di qualunque altro indumento a copertura di naso e bocca. Tutti gli altri uffici restano temporaneamente chiusi al pubblico, ma sono comunque contattabili telefonicamente o via mail.

CODEVILLA – Riapre il primo tratto di Greenway. Il sindaco di Codevilla Marco Dapiaggi, infatti, ha revocato le precedenti disposizioni che avevano chiuso al traffico la pista ciclopedonale. Il percorso, limitatamente al territorio codevillese, tornerà fruibile a partire dal 4 maggio, nel rispetto del divieto di assembramento, con l’obbligo di mantenere le distanze interpersonali e di utilizzare le mascherine. Nelle prossime ore si attendono conferme circa la riapertura anche degli altri tratti, di competenza dei comuni di Voghera, Torrazza Coste, Retorbido, Rivanazzano Terme e Godiasco Salice Terme.

Dalle regioni

Bonus Piemonte per 37mila aziende

La Regione ha annunciato che oltre 37.000 aziende potranno ottenere per riprendere l’attività dopo due mesi di chiusura del Bonus Piemonte, che stanzia oltre 88 milioni di euro per erogare un contributo a fondo perduto di 2500 euro per bar, gelaterie, pasticcerie, catering per eventi, ristoranti, agriturismi, sale da ballo e discoteche, saloni di barbiere e parrucchiere, 2000 euro per la ristorazione da asporto e i centri benessere, 1300 euro per la ristorazione non in sede fissa (gelaterie, pasticcerie, take-away), 1000 euro per i taxi e i servizi di noleggio con conducente. L’obiettivo è quello di erogare le risorse nel più breve tempo possibile e per questo motivo sarà sufficiente una e-mail di risposta alla pec che la Regione invierà agli interessati. “Non chiediamo nulla, nessun documento, nessuna dichiarazione – ha precisato il presidente Alberto Cirio – Il danno c’è, è conclamato ed evidente e noi lo copriamo. Il motto è ‘Bonus Piemonte per noi la garanzia sei tu”. La misura è contenuta in un accordo firmato questa mattina con i presidenti regionali di CasArtigiani, CNA, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti.

Le iniziative contro la violenza di genere

L’emergenza Coronavirus ha provocato vittime, non solo tra i malati, ma anche purtroppo tra le donne che hanno subito violenza di genere e, in molti casi, non hanno fatto in tempo o avuto occasione di denunciare il proprio maltrattante, perché in casa con lui. “La violenza di genere non si è mai fermata, neanche con il coronavirus. Anzi – ha precisato l’assessore alla Famiglia, Genitorialità e Pari Opportunità, Silvia Piani – dovendo rispettare la prescrizione di stare a casa, vittime e maltrattanti, negli ultimi due mesi, hanno passato più tempo insieme. E questo ha generato, e continua a generare, situazioni potenzialmente pericolose”. “Sapere di poter contare su un aiuto esterno, da contattare con diverse modalità e a qualsiasi ora del giorno – ha aggiunto Piani – è prezioso. Regione Lombardia ha, sin dall’inizio, predisposto indicazioni specifiche affinché i Centri antiviolenza non interrompessero la loro attività neanche durante il lockdown e messo in campo nuove iniziative di contatto, come quella in partnership con la grande distribuzione, perché le donne maltrattate non fossero lasciate sole.
Per continuare a leggere tutte le iniziative, clicca qui: https://www.lombardianotizie.online/coronavirus-violenza-di-genere/

Notizie nazionali

Sono uscite le FAQ del Governo

Il Governo ha pubblicato poco fa le FAQ relative alla “Fase 2”. In questo modo i cittadini avranno a disposizione uno strumento utile per capire cosa si potrà o non si potrà fare a partire da lunedì. In alcuni casi le spiegazioni sono chiare fino a un certo punto: relativamente alla nozione di “congiunti”, per esempio, il Governo fa riferimento, oltre ai parenti, alle persone “legate da uno stabile legame affettivo”, senza tuttavia scendere nel dettaglio.
Tutte le domande e le risposte pubblicate dal Governo sono disponibili a questo link: https://bit.ly/faq-fase2

Inoltre circolano in queste ore, da diverse fonti, quelle che che sarebbero le nuove “autodichiarazioni” in vigore da lunedì. Tuttavia occorre rilevare come, al momento, nessuna fonte ufficiale abbia pubblicato alcun nuovo modulo. Qualora il Ministero dell’Interno o altra fonte istituzionale dovesse pubblicare un nuovo modello sarà nostra cura renderlo noto ai nostri lettori.

Si torna al lavoro: i numeri

(ANSA) – Scatterà lunedì 4 maggio la ‘fase 2’ per 4,4 milioni di lavoratori, mentre “2,7 milioni” resteranno ancora a casa. La ripresa, però, non è esente da “paradossi”: in attività torneranno, infatti, soprattutto gli ‘over50’, rispetto ai giovani, in prevalenza nel Nord Italia, area più esposta al contagio da Covid-19. Lo rilevano i consulenti del lavoro. La ‘fase 2’ presenta “un quadro non coerente rispetto alla diffusione della pandemia”, a giudizio dei consulenti del lavoro: dal 4 maggio, infatti, la ripresa delle attività produttive “si concentrerà proprio nelle aree più interessate dal Coronavirus”, perché a fronte di 2,8 milioni di occupati nel Settentrione, “saranno 812.000 al Centro e 822.000 nel Mezzogiorno” a ricominciare a svolgere le proprie mansioni.

La bozza del nuovo Decreto

(DIRE) – Cassa integrazione estesa al 31 maggio, lo stop per i licenziamenti sale da due a 5 mesi, rinnovo dei congedi speciali di 15 giorni per i genitori e bonus baby sitter fino a 1.200 euro. Per medici e infermieri sarà di duemila euro. E’ quanto emerge dall’ultima bozza del decreto aprile che il governo approverà la prossima settimana. Arriva una detrazione fiscale da 300 euro per i centri estivi dei ragazzi fino a 16 anni per le famiglie con redditi sotto i 36 mila euro. Il bonus da 600 euro per gli autonomi resta per il mese di aprile mentre a maggio viene incrementato a mille euro per le partite Iva, artigiani e commercianti con il 33 per cento di fatturato perso rispetto all’anno scorso. Da due a seicento euro l’aiuto per colf e badanti che hanno subito una riduzione del 25 per cento dell’orario di lavoro. Il Rem viene istituito per 3 mesi, può arrivare a 800 euro per le famiglie con Isee sotto i 15 mila euro. Infine, tutti coloro che percepiscono un sussidio potranno stipulare un contratto per lavorare nel settore agricolo.

Conte non esclude aperture anticipate

(AdnKronos) – “Sono sicuro che, con il rispetto delle regole adottate, in alcuni territori si potrà rallentare notevolmente la curva del contagio. E attività come la sua potrebbero rialzare prima del previsto la saracinesca: se abbassiamo il rischio di contrarre il virus e rispettiamo i protocolli di sicurezza, tanti clienti torneranno a tagliarsi i capelli senza essere bloccati dalla paura”. E’ un passaggio del post che il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha pubblicato su Facebook nella giornata del primo maggio. Il premier ha fatto riferimento alle lettere ricevute da commercianti ansiosi di riavviare le proprie attività.

Le mascherine a 50 cent

(askanews) – “Da lunedì i cittadini che vorranno acquistarle troveranno le chirurgiche al prezzo massimo di 50 centesimi in 50 mila punti vendita, uno ogni 1200 abitanti; da metà maggio diventeranno 100 mila, uno ogni 600 abitanti. Siamo pronti ad affrontare la nuova fase che inizia lunedì”. Lo ha detto il commissario per l’emergenza Coronavirus Domenico Arcuri, nella conferenza stampa alla Protezione civile. “Le farmacie e le parafarmacie, 26mila punti vendita, e i loro distributori, ieri hanno sottoscritto con noi un accordo che garantisce che hanno ripreso a mettere in vendita le mascherine chirurgiche entro il prezzo massimo fissato”. “Abbiamo poi finalizzato un accordo con Confcommercio – che raggruppa tra gli altri le catene Sigma, Sisal, Crai, Conad, Coal, nel suo insieme altri 13mila punti vendita -, con Federdistribuzione – che raggruppa Esselunga, Carrefour, Leroy Merlin, AEO, VèGè a altre catene con fino a 7mila punti vendita sul territorio – e un altro con la Coop – che ha 1100 punti vendita. In tutti questi luoghi una mascherina chirurgica costerà 50 centesimi più Iva, finchè l’Iva ci sarà e speriamo ancora per qualche giorno”. Inoltre “con la Federazione nazionale dei tabaccai contiamo nei prossimi giorni di siglare un uguale accordo per altri 50 mila punti vendita sul nostro territorio”.

Dall’Europa le mascherine FFP2

 (askanews) – Dopo quelle consegnate all’Italia la settimana scorsa, altre partite di mascherine protettive Ffp2 saranno distribuite questo fine settimana a Spagna, Italia e Croazia attraverso “rescEu”, la prima riserva comune europea di attrezzature mediche della storia, costituita il mese scorso per aiutare i paesi che stanno fronteggiando l’emergenza Covid-19. Lo riferisce oggi a Bruxelles un comunicato della Commissione europea. Questa spedizione si aggiunge alle squadre mediche dell’Ue, alle mascherine e ai disinfettanti già mobilitati tramite il Meccanismo Ue di protezione civile, e agli aiuti offerti bilateralmente dagli Stati membri. Con queste prime partite sono già arrivate in Italia, Spagna e Croazia 330.000 mascherine, e altre consegne seguiranno, precisa la nota.

Bill Gates chiama Conte

(AdnKronos) – Il premier Giuseppe Conte ha ricevuto questo pomeriggio una telefonata da Bill Gates. Al centro del colloquio, a quanto si apprende, la “promozione della cooperazione globale nella lotta al Coronavirus di cui la ‘Pledging Conference’ del prossimo 4 maggio promossa dalla Commissione Europea -di cui l’Italia è co-host- rappresenta un primo importante step”. Nel corso della conversazione, Gates “ha riconosciuto l’impegno assicurato dall’Italia, negli anni, al contrasto alle pandemie e al sostegno della ricerca scientifica finalizzata ai vaccini”. In particolare, Conte “ha ribadito l’intenzione italiana di tenere ben in evidenza queste tematiche nell’agenda del G20 del 2021, di cui il nostro Paese assicurerà la Presidenza, elemento questo fortemente sostenuto da Bill Gates anche nella prospettiva di fornire adeguata tutela a quei Paesi in via di sviluppo che dovessero risultare colpiti dalla pandemia e meno attrezzati a farvi fronte”. Conte e Gates si sono congedati “impegnando a tenersi in stretto contatto nel corso delle prossime settimane”. Il presidente del Consiglio ha invitato Bill Gates a Roma “non appena le condizioni lo consentiranno”.

Bassetti assicura “vicinanza della Chiesa”

(SIR) – “Esprimo la soddisfazione mia, dei vescovi e, più in generale, della comunità ecclesiale per essere arrivati a condividere le linee di un accordo, che consentirà – nelle prossime settimane, sulla base dell’evoluzione della curva epidemiologica – di riprendere la celebrazione delle Messe con il popolo”. Così il presidente della Conferenza episcopale italiana, card. Gualtiero Bassetti, commenta la definizione di un Protocollo di massima, relativo alla graduale ripresa delle celebrazioni liturgiche. “Il mio ringraziamento va alla Presidenza del Consiglio dei Ministri – aggiunge – con cui in queste settimane c’è stata un’interlocuzione continua e proficua. Questo clima ha portato un paio di giorni fa a definire le modalità delle celebrazioni delle Esequie, grazie soprattutto alla disponibilità e alla collaborazione del Ministro dell’Interno e del Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione”. Nel contempo, “un pensiero di sincera gratitudine mi sento in dovere di esprimerlo al Ministro della Salute e all’intero Comitato tecnico-scientifico – prosegue il Cardinale Bassetti -: questa tempesta, inedita e drammatica, ha posto sulle loro spalle un carico enorme in termini di responsabilità”. “Come Chiesa – riconosce – abbiamo condiviso, certo con sofferenza, le limitazioni imposte a tutela della salute di tutti, senza alcuna volontà di cercare strappi o scorciatoie, né di appoggiare la fuga in avanti di alcuno; ci siamo mossi in un’ottica di responsabilità, a tutela soprattutto dei più esposti. Alla vigilia di quella che ci auguriamo possa essere una rinascita per l’intero Paese, ribadisco l’importanza che non si abbassi la guardia ma, come abbiamo ripetuto in questi mesi, si accolgano le misure sanitarie nell’orizzonte del rispetto della salute di tutti, come pure le indicazioni dei tempi necessari per tutelarla al meglio”. “Al Paese – conclude il card. Bassetti – voglio assicurare la vicinanza della Chiesa: ne sono segno e testimonianza le innumerevoli opere di carità a cui le nostre Diocesi e Parrocchie hanno saputo dar vita anche in questo difficile periodo; ne è segno pure la preghiera che, anche in forme nuove, si è intensificata a intercessione per tutti: le famiglie, quanti sono preoccupati per il lavoro, gli ammalati e quanti li assistono, i defunti”.


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