Con “Juta No Limits” si va tutti a teatro

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Il nuovo progetto inclusivo per le persone con disabilità

ARQUATA SCRIVIA – Al Teatro della Juta, si alza il sipario sul nuovo progetto “Juta No Limits”.

Questa innovativa sperimentazione ha l’obiettivo di dare la possibilità alle persone con disabilità visiva, uditiva e intellettiva di vivere l’esperienza del teatro.

Purtroppo ben poco è stato fatto in Italia per quanto riguarda l’abbattimento delle barriere sensoriali e ancora molti sono esclusi dal piacere di partecipare a uno spettacolo teatrale o a un concerto.

Il progetto Juta No Limits traduce in realtà le indicazioni della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità che sancisce che queste possano prendere parte «su base di uguaglianza con gli altri» alle attività culturali, nel senso più ampio del termine. Spesso la realtà fotografa situazioni molto diverse. L’impegno comune dei partner del progetto – Abilitando Onlus, capofila e ideatore, Centro Diego Fabbri di Forlì e Associazione Commedia Community – ciascuno con le proprie competenze, ha reso possibile abbattere ogni barriera e aprire le porte del Teatro della Juta a tutti, perché esistono strumenti che consentono a chiunque di godere di uno spettacolo teatrale. Il progetto “Juta No Limits” prevede il diretto coinvolgimento dei soggetti disabili, il supporto ai caregiver a livello di assistenza all’utente, attività di sensibilizzazione e formazione sul territorio, oltre all’impiego di molte delle tecnologie oggi disponibili per uno spazio davvero domotico.

La sala della Juta, che sorge nei locali dello storico jutificio arquatese, completamente accessibile alle persone con disabilità motoria, è di piccole dimensioni e ben si presta all’esperienza del progetto, che mira a diventare un’iniziativa da esportare in altre realtà piemontesi e italiane. Il teatro sarà dotato degli strumenti necessari alla piena accessibilità a persone sorde, ipoudenti, cieche e ipovedenti. Grande attenzione sarà inoltre riservata alle persone con disabilità intellettiva e cognitiva, attraverso modalità di spettacolo innovative già sperimentate in alcuni paesi europei, oltre che alla formazione dello spettatore, a partire dalle giovani generazioni da avvicinare al volontariato. Il progetto prevede, infatti, incontri con le classi, dedicati alle messe in scena e agli autori, percorsi formativi sul volontariato e la cultura, legati all’assistenza delle persone con disabilità sensoriali e intellettive durante gli spettacoli. È stato finanziato dalla fondazione CR Torino nell’ambito del bando “Vivomeglio 2020” e ha ottenuto un contributo dal Comune di Arquata.

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