«Collegamenti, piccoli comuni e ponte della Becca le mie priorità»

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È iniziata l’era Giovanni Palli alla guida della Provincia di Pavia. In questa intervista il presidente illustra per noi le linee programmatiche

PAVIA – Con il primo consiglio provinciale, che si è tenuto nei giorni scorsi, è iniziata ufficialmente l’era di Giovanni Palli alla guida della Provincia di Pavia.

Dopo la proclamazione degli eletti e la rinnovata attribuzione del ruolo di vice presidente a Daniela Bio, il presidente ha presentato al consiglio le linee programmatiche di mandato, sottolineando l’opportunità e la responsabilità del consiglio tutto, nell’interpretare una fase nuova della Provincia, dopo il lungo e faticoso cammino finora sviluppato.

La riunione si è aperta con i ringraziamenti e i saluti al presidente uscente, Vittorio Poma, per il lavoro svolto, al candidato Angelo Bargigia per avere espresso una diversa proposta politica, ai consiglieri, di maggioranza e minoranza, per l’e-lezione e ai dipendenti della Provincia che sostengono con competenza e disponibilità il proprio lavoro, in un’epoca complessa, co-me quella attuale, segnata dalla pandemia.

Al termine del consiglio provinciale abbiamo posto alcune domande al nuovo presidente.

Si apre una nuova stagione per la Provincia di Pavia. Cosa ci può dire a riguardo?

«Una nuova stagione che dobbiamo interpretare con la responsabilità di attivare un rilancio territo-

riale dopo aver attraversato indenni un sentiero stretto, ripido e ricco di insidie, anche grazie al lavoro del presidente Poma e dei molti che su questi banchi hanno lavorato per decenni o negli scorsi anni. Una nuova stagione, quella aperta “formalmente” lo scorso 18 dicembre, resa possibile altresì grazie al lavoro incessante, e che sto avendo l’opportunità e il piacere di conoscere e approfondire dal giorno dopo la proclamazione a presidente, da parte di tutti i dipendenti della Provincia di Pavia che hanno, a loro volta, dovuto affrontare una fase complicata, spesso mettendoci la faccia in prima persona per sopperire ad una forte trasformazione dell’Ente».

Quali saranno le priorità?

«Infrastrutture, territorio, edilizia scolastica, i 1800 chilometri di strade di competenza, lavoro e centri per l’impiego, ambiente, cultura, turismo, coesione territoriale, rete Natura2000, accessibilità del territorio, declinata nei diversi aspetti legati alle infrastrutture an-che strategiche, mettendo più volte al centro la connessione con gli obiettivi del Pnrr, dalla transizione digitale ed ecologica alla coesione territoriale, la competitività territoriale, lo sviluppo del capitale umano e il dialogo con i cittadini.

Sotto il profilo delle infrastrutture stradali, ci sarà una particolare attenzione allo stato di salute dei ponti di competenza del nostro ente (come, ad esempio, il ponte delle barche a Bereguardo, il ponte di Mezzana Rabattone e i diversi ponti in Oltrepò), costruendo una programmazione su un doppio binario ben strutturato: da una parte la manutenzione ordinaria secondo classi di “sicurezza” e “progressiva perdita di indicatori di transitabilità” con una pianificazione pluriennale condivisa con le amministrazioni comunali. Dall’altra parte la panificazione di interventi infrastrutturali strategici come sono stati quelli ricompresi nel “Patto per la Lombardia” ovvero riqualificazione dei piani viabili della Tangenziale “Casteggio-Voghera” di 1.470.000 euro, della ex SS 596 “dei Cairoli” di 1.116.000 euro e della ex SS 412 della “Val Tidone” oltre che della ex SS 461 “del Penice” di 1.217.018,17 euro. Non sarà un percorso facile, ma dovremo lavorare molto sia con gli strumenti istituzionali propri dell’amministrazione sia ricorrendo a un rapporto ancora più diretto, se possibile, tra il presidente e i 185 sindaci (+ 1, quello di Varzi) della provincia di Pavia».

Il nuovo ponte della Becca è sicuramente uno dei progetti più attesi da tanti cittadini e lavoratori…

«Credo sia importante confermare la volontà di lavorare sul dossier del ponte della Becca per la costruzione di una nuova infrastruttura che si identifica come di primario interesse nazionale e tra le principali infrastrutture strategiche a livello regionale da realizzare nel medio periodo. L’amministrazione provinciale, nei prossimi mesi e nei prossimi anni, dovrà lavorare per supportare, sollecitare e agevolare la conclusione di tutte le fasi progettuali e riannodare, nell’ambito della conferenza unificata Sta-to Regioni Province nonché grazie a un lavoro di sponda con la Regione e i rappresentanti della provincia di Pavia in Parlamento, il percorso già intrapreso relativamente al riconoscimento dell’interesse strategico nazionale, con un finanziamento statale a completa copertura della realizzazione del “nuovo” ponte della Becca, superando un mero approccio manutentivo delle infrastrutture stradali. Su questo, insieme ad Anas, amministrazione regionale, tutti i rappresentanti istituzionali, i rappresentanti del comitato, gli enti locali interessati e i progettisti incaricati, dobbiamo attivare una cabina di regia per riannodare i fili del molto lavoro fatto e rilanciare con tempi certi e modalità operative chiare la realizzazione di un intervento che, oltre a essere strategico in chiave provinciale, è anche di interesse regionale come più volte affermato dalla Giunta regionale».

Lei ha più volte sottolineato l’importanza dei piccoli comuni. Come agirà la Provincia di Pavia nei confronti di queste realtà?

«Un pensiero, programmatico oltre che di vicinanza, voglio dedicarlo ai 146 piccoli comuni, con meno di 3.000 abitanti, della nostra provincia perché questo Ente avrà molte responsabilità nei loro confronti. Dovremo essere un interlocutore attento e farci carico, con responsabilità e rispetto per le comunità locali, delle istanze volte a tutelare i servizi fondamentali ed essenziali per le comunità che, da tempo ormai, subiscono un progressivo impoverimento di servizi e, conseguentemente, uno spopolamento. Lavoreremo sugli strumenti operativi nelle prossime settimane, ma intendo proporre, formalmente, un confronto con tutti i consigli comunali dei piccoli comuni per avviare un percorso di ascolto».

Mattia Tanzi

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