“Arte per fare accoglienza 2”: concerti e visita al Museo

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L’esperienza della Diocesi nelle RSA di Tortona e il racconto degli anziani ospiti

TORTONA – Per il secondo anno consecutivo la Regione Ecclesiastica del Piemonte e la Fondazione CR Torino hanno proposto agli Uffici Beni Culturali del Piemonte di progettare e realizzare alcune attività che contribuissero a valorizzare le Cattedrali e i Musei Diocesani in maniera inclusiva. Lo scorso anno il progetto aveva coinvolto i rifugiati ucraini in città e alcuni utenti della Caritas, quest’anno le persone che vivono nelle RSA di Tortona. Grazie all’immediata disponibilità e collaborazione del Comune, della Fondazione CR Tortona e della Piccola Opera della Divina Provvidenza, è stato realizzato il progetto “Arte per fare accoglienza 2”. Si è puntata l’attenzione sulle persone fragili e su quello che poteva generare in loro wellness spirituale e culturale, partendo dalla Cattedrale tortonese e dai suoi tesori artistici. A questo progetto hanno lavorato figure professionali di enti diversi, unite dall’obiettivo comune di generare benessere per gli ospiti delle RSA “Cora Kennedy” (gestita dal Comune), “Leandro Lisino (gestita dalla Fondazione CRTortona) e “Mater Dei” (gestita dall’Opera Don Orione). I primi contatti con le strutture sono iniziati nel mese di settembre e il progetto si è concluso nel mese di ottobre 2023. Una trentina di persone, di diverse età, hanno visitato la Cattedrale e il Museo Diocesano, arrivando con mezzi messi a disposizione, a titolo gratuito dal Comune di Tortona, dalla Fondazione CR Tortona e dal Centro “Mater Dei”. Il viaggio, seppur breve, ha riservato anche qualche aspetto avventuroso… Le attività sono state gestite direttamente dall’Ufficio Beni Culturali, nelle persone di Lelia Rozzo e Michela Ricco, con un approccio mirato. In concreto piccoli gruppi misti, formati da persone provenienti dalle tre diverse RSA, si sono incontrate e insieme agli educatori hanno visitato la Cattedrale e il Museo Diocesano. Tra le attività accolte con particolare entusiasmo vi sono la partecipazione ai concerti del “Perosi Festival” e la visita alla Cattedrale e al Museo Diocesano. Alcuni ospiti della “Leandro Lisino” hanno ricordato così l’esperienza: «Nel mese di ottobre, insieme all’educatore, ci siamo recati presso la Cattedrale di Tortona per assistere ad alcune esperienze di tipo musicale e culturale a tema sacro. Mentre ci stavamo avviando al primo concerto siamo rimasti bloccati nell’ascensore della struttura rischiando di perdere l’evento. Per fortuna, dopo un’ora di attesa e un po’ di paura, è arrivata in nostro aiuto l’assistenza e ci ha finalmente liberati. Abbiamo quindi poi potuto recarci al concerto, un po’ di fretta ma comunque felici di non averlo perso. Il concerto era diretto dal musicista Andrea Albertini, dell’accademia musicale “Lorenzo Perosi”. Oltre ai concerti, nei giorni seguenti abbiamo avuto l’opportunità di visitare la cattedrale e il Museo diocesano. Entrambi gli eventi hanno emozionato tutti i partecipanti, stimolando alcune riflessioni che vi proponiamo».

«Fin da piccola sono stata abituata a partecipare a eventi religiosi e culturali. I concerti mi fanno ricordare la mia famiglia, la mia infanzia, perché la musica mi ha accompagnata in tutta la mia vita, nei momenti felici e tristi. L’ambiente della chiesa mi ha sempre rassicurata anche nella mia sofferenza. Io amo molto la musica, mi rilassa, mi rende felice, mi rende libera di pensare che la mia condizione non sia un limite ma una ricchezza, mi fa viaggiare col pensiero, mi apre il cuore, rende la mente più elastica. Gli affreschi mi hanno suscitato molte emozioni, c’erano rappresentate immagini e scene di sofferenza, a volte anche un po’ di paura, alcune delle opere erano un po’ buie. Veniva raffigurata a volte la vita, altre volte la morte e la sofferenza di persone che come me hanno sofferto tanto. C’erano tante rappresentazioni della “Madonna col Bambino” che mi hanno suscitato una sensazione di tenerezza, che richiamano l’idea di famiglia e di senso materno. La mamma si prende cura del bambino e lo protegge dalle sue sofferenze ».

Luisella

«L’esperienza è stata molto toccante perché è riuscita a rappresentare i nostri guai. È stato emozionante. Noi rinasciamo in questi brani. Il maestro Albertini ha lasciato un’impronta molto profonda. Le melodie trasmettevano gioia e tranquillità. Al Museo diocesano mi hanno colpito i quadri di San Marziano, il patrono di Tortona. Poi, al secondo piano, gli affreschi. Una restauratrice pezzo dopo pezzo ridava luce alle opere. Non è una cosa che vedi tutti i giorni. La guida ci ha poi mostrato una scala che porta alla chiesa che viene usata solo dal Vescovo. Un’altra cosa che mi è rimasta impressa è la sacrestia. Ci sono dei cassetti molto particolari che si trasformano in banchi da preghiera. Tutto ciò che ho visto mi ha mosso qualcosa dentro. Anche se hanno tanti anni sono tutte cose ancora attuali».

Stefano

«Noi siamo più per la musica moderna, pop, ma devo dire che questo concerto ci ha emozionati tantissimo. Le voci potenti ti prendevano proprio l’anima. Bellissima esperienza è stata vedere i quadri della Madonna col Bambino in braccio: mi ha ricordato quando ho partorito, i tempi passati e mi sono vista io con mio figlio».

Francesca e Francesco

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